L'Svp in Austria chiede sostegno per l'Alto Adige

L'Svp in Austria chiede sostegno per l*Alte Adige Incontro Magnago-Gratz a Innsbruck L'Svp in Austria chiede sostegno per l*Alte Adige INNSBRUCK — Le consultazioni tra Magnago e il governo austriaco sono periodiche, ma in questo caso il viaggio del leader della Svp a Vienna è servito ad onorare un preclsomandato del recente congresso svoltosi a MeranoJlL vertice* si è svolto nella sede del governo regionale del Tirolo a Innsbruck; da una parte del tavolo, il ministro degli Esteri austrìaco Leopold Gratz con il presidente del Land Tirolese Edduard Wallnoefer, dall'altra il presidente della Suedtiroler Volkspartei. Silvius Magnago, con le rispettive delegazioni di esperti. Al centro della riunione, richiesta il 12 aprile scorso dal congresso Svp, l'invito al governo austrìaco, garante dell'applicazione delle norme di autonomia della popolazione di lingua tedesca In Alto Adige, a intervenire presso il governo di Roma per •un'amichevole soluzione delle questioni ancora insolute-. Si tratta di punti del cosiddetto «pacchetto» delle norme di autonomia per l'uso della lingua tedesca negli uffici statali e nelle aule giudiziarie, sulla toponomastica e sui finanziamenti alla provincia di Bolzano da parte dello Stato italiano. In un «libro bianco» edito recentemente dal ministero degli Esteri austriaco si afferma che «te relazioni con l'Italia sono ottime» e che «sostanziali e soddisfacenti progressi sono stati compiuti per il raggiungimento dell'autonomia del gruppo linguistico tedesco in Alto Adige-. Il governo austriaco attenderà l'esito di un prossimo, -urgente, incontro di Silvius Magnago con l'on. Craxi sul problema altoatesino per decidere gTl'eventuali passi da intraprendere. Vienna non sembra aver l'intenzione di drammatizzare la situazione altoatesina, anche se — come ha detto Gratz — «fono passati quasi due anni dalle assicurazioni di Craxi e Andreotri che facevano sperare la soluzione del problema della parità della lingua tedesca. Magnago ha accentuato l'urgenza di risolvere la questione della parità della lingua tedesca negli uffici giudiziari e nei rapporti con la polizia. 'Siamo disposti a venire incontro al gruppo linguistico italiano — ha detto — sulte norme che interessano quel gruppo, ma non accetteremo alcun compromesso che leda i nostri diritti-.

Persone citate: Craxi, Land, Leopold Gratz, Magnago, Silvius Magnago