Decisa l'amnistia per il 2 giugno di Luca Giurato

Decisa l'amnistia per il 2 giugno Accordo nel vertice della maggioranza: esclusi i reati di terrorismo e corruzione Decisa l'amnistia per il 2 giugno Incontro di otto ore tra i segretari - Ampie intese sull'economia - No a nuove tasse e all'abolizione degli enti previdenziali autonomi - Il governo ieri ha compiuto mille giorni ROMA — Nell'ultimo vertice per la verifica di governo i:iiHeJsa:plù-..riv.duziQnari&»,è-1 stata quella sul_.xia. libera, ai network- priva ti pe r t ras me t- • tere un telegiornale in diretta sull'intero territorio nazionale. L'intesa più importante è stata quella sull'amnistia, che escluderà i reati di terrorismo e corruzione, e verrà promulgata il 2 giugno. Tutti d'accordo anche per l'economia: è stato sottoscritto un documento molto ampio, nel quale si ripete che il tasso di inflazione può scendere verso il cinque per cento medio annuo con «una uscita ancora migliore nell'S7». Non solo: si conferma 11 «no» a qualsiasi nuova tassa e 11 «si» al mantenimento degli istituti autonomi di previ denza (medici, giornalisti, pi loti e dirigenti d'azienda). Questo, in sintesi, il bilancio concreto di tutta la verifica. Si apre ora una tregua politica che durerà sino al | congresso de (28-30 maggio) La preoccupazione della de era quella di eliminare le ragioni di tensione-ne.Ua man-, gioranza —ha dichiarato De Mita — il congresso.'per moi,< non era, non è e non sarà in rotta di collisione con il governo. La verifica è servita a recuperare gran parte delle ragioni della solidarietà. Il rasserenamento del clima politico consentirà ai democristiani di discutere sulla loro linea politica con maggiore serenità». • Non c'è dubbio die la situazione oggi sia migliore di quando abbiamo iniziato la verifica», ha dichiarato ieri sera Spadolini al termine dell'incontro tra Craxi e 1 cinque leader della maggioranza. Spadolini. sull'andamento della verifica, era sempre stato il più critico e insoddisfatto fra tutti i leader dei partiti di governo. Il suo giudizio finale è positivo, sia pure senza entusiasmi: governo e maggioranza escono dunque rafforzati, e un po' più uniti, da un avvenimento politico durato due mesi e che ha impegnato i leader in 8 vertici, nuli L'ultimo summit èdurato 8 ore. E'.coinciso con la scadenza del millesimo giorno del governo Craxi: un record assoluto. Il presidente del Consiglio l'ha trascorso chiuso nel suo studio: dopo la verifica, verso le 19,30. ha avuto Inizio un Consiglio dei ministri. Per Craxi, tanta dura fatica ha avuto un esito senz'altro positivo: «Le intese raggiunte sono buone e soddisfacenti. La parola passa ora al governo e ai gruppi parlamentari per le iniziative che potranno e dovranno essere assunte e realizzate. Lavoriamo in una situazione interna ed internazionale carica di problemi e di rischi, ma anche di possibilità positive e di speranze ben fondate». Anche le parole di Craxi non sono contrassegnate da trionfalismi. Il presidente del Consiglio ha fatto subito capire che la maggioranza ha svolto la sua parte con notevole Impegno e diligenza. Ma scelte-e decisioni devono ora essere discusse e approvate dal- governo e dal - Parlamento. Il primo passaggio dovrebbe essere superato facilmente. Il secondo (tra commissioni e aule parlamentari) si presenta difficile. Craxi lo sa e tiene a dirlo subito, per far subito capire dove, vanno eventualmente cercate responsabilità e «capri espiatori». Nei dibattiti alla Camera, 1 problemi sorgeranno quasi sicuramente sul complesso capitolo delle intese per la tv pubblica e privata e per l'ora di religione. Nicolazzi (psdi) ha detto che sull'ora di religione si è discusso a lungo, senza trovare una intesa ma senza contrasti profondi: 'Dalla verifica non è però emersa quella decisione e quella determinazione necessarie per recuperare il tempo perduto» Luca Giurato

Persone citate: Craxi, De Mita, Nicolazzi, Spadolini

Luoghi citati: Roma