Sospetto su Roma-Lecce il giudice apre l'inchiesta

Sospetto su Roma-Lecce il giudice opre l'inchiesta «Cavallo Pazzo» ha presentato una denuncia in procura Sospetto su Roma-Lecce il giudice opre l'inchiesta DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Ventlquattr'ore dopo la conclusione del campionato, il sostituto procuratore Luciano Infensi ha annunciato di avere aperto un'Indagine sulla partita che decise l'assegnazione del titolo, il match Roma-Lecce del 20 aprile scorso, vinto a sorpresa dalla squadra ospite con il punteggio dl 3 reti a 2. A introdurre in campo il sospetto, compagno immancabile di ogni scudetto, è un esposto presentato sette giorni fa da un personaggio estroverso, Mario Appignani, ex militante del partito radicale, dove ha lasciato alcuni conti dl ristorante e questo ricordo: «Ce ne combinò di tutti t colori: Malgrado la fonte non sia delle più autorevoli si indagherà con solerzia per capire se furono le tasche o 1 polpacci a determinare l'esito dell'incontro. Il rovello sembra appassionare lo stesso magistrato Inquirente, spettatore allibito del naufragio giallorosso secondo quanto raccontano 1 frequentatori della tribuna stampa dello Stadio Olimpico. Saranno ascoltati giocatori e ovviamente l'arbitro, candidato dal ruolo a Insinuazioni maligne. Appignani, che un tempo si faceva chiamare «Cavallo Pazzo» come l'omonimo capo Indiano, promette attacchi e incursioni. Ieri è apparso a Palazzo di Giustizia per annunciare denunce contro singoli giocatori e contro un uomo politico che, assicura, avrebbe scommesso un miliardo al totocalcio clandestino sulla sconfitta della Roma. ' A conferma Appignani sostiene che gli allibratori nel sabato precedente la partita davano la vittoria del Lecce a 2000 (2000 lire contro ogni lira scommessa), ma la mattina successiva la quota precipitò d'Improvviso a 400. A Palazzo di Giustizia si ritiene Improbabile che l'esito del campionato sarà sovvertito da «Cavallo Pazzo», già in passato protagonista dl rivelazioni sensazionali ma non confortate dai fatti. Tuttavia, dopo il suo esposto, chiacchiere da bar sono diventate materia di Indagine penale e il dubbio in qualche modo ha acquistato il riconoscimento dell'ufficialità, per la consolazione soprattutto di tifosi delusi e Inclini a sospettare: fu destino avverso o complotto? «Rleccolo lì sospetto, questo malcostume italiano», si duole Francesco Oraziani, attaccante della Roma, promettendo lacrime a chiunque lo coinvolgerà in questa storia, «io che dopo quella partita per due giorni ho pianto e non ho dormito».

Persone citate: Appignani, Luciano Infensi, Mario Appignani

Luoghi citati: Lecce, Roma