E oggi tutti all'attacco del duo brasiliano di Cristiano Chiavegato

E oggi tutti all?attacco del duo brasiliano E oggi tutti all?attacco del duo brasiliano Attesi oltre 100 mila spettatori - La gara si annuncia spettacolare - Gomme, consumi e freni i problemi principali DAL NOSTRO INVIATO IMOIjA — A Imola quasi come a Rio (Brasile) e a Jerez (Spagna). Tre dei primi quattro piloti dello schieramento sono gli stessi, nel medesimo ordine. Nel G. P. di San Marino le due file di testa sono occupate da Senna. Piquet. Mansell e Prost. Questo significa anche che il brasiliano della Lotus ha ottenuto ieri la sua quarta pole position consecutiva, la decima della carriera. E finalmente alle spalle di questo poker d'assi una Ferrari: è il miglior risultato dalìnizio dell'anno. Alboreto parte con U quinto tempo. Johansson con il settimo. Nessun miracolo, nessuna illusione di successo per oggi ma almeno un piccolo progresso, qualche passo avanti. Uno stimolo per la folla di Imola. L'autodromo è invaso da fans» con vessilli rossi e gialli. Il tifo per i piloti del Cavallino è grande. Veniamo alle prove. Ayrton Senna nell'ultimo turno di qualificazione è stato uno dei cinque piloti che non sono riusciti a migliorare il tempo ottenuto venerdì Ma i' re cord di l'25"050 sul giro gli è bastato per sostenere l'assalto dei rivali, scatenati sino all'ultimo minuto di prove. Il piede pesante del giovane brasiliano, la competitività della Lotus e del motore Re nault hanno tenuto in scacco Piquet e compagni, complice forse l'affollamento di vetture in pista. Solo pochi concorrenti hanno compiuto giri ■puliti-. Ma forse anche un passaggio perfetto sarebbe stato inutile. La situazione è stata sintetizzata nella maniera migliore da Nelson Piquet: «/o ho avuto fortuna. Ho fatto quattro giri perfetti, ma non era possibile andare più forte. Guidavo e pensavo a quell'accidenti di Senna. Cercavo di caricarmi psicologicamente. Speriamo di batterlo almeno in gara». La gara. Il circuito è spettacolare e permette sorpassi abbastanza agevoli, ma esiste il problema dei consumi di benzina (non dimentichiamo cosa accadde l'anno scorso) Vincerà chi sarà capace di impostare una corsa tatticamente valida e di risolvere nel modo migliore l'equazio¬ ndbcscsslpictmcdilms ne fra la potenza del motore da sfruttare e i 195 litri di benzina a disposizione. E poi ci saranno le solite incertezze sulle gomme (possibile un cambio ai box) e sui freni che su un tracciato come questo sono sollecitati al massimo. Un'altra incognita riguarda la meteorologia: è prevista pioggia (lo era anche ieri, ma il cielo è stato clemente). In caso di maltempo Senna potrebbe avere via Ubera, a meno che dalle retrovie non ci siano sorprese da parte delle vetture con pneumatici italiani (Arnoux o Laffite con le Ligier?). Non dovrebbe essere comunque una corsa noiosa. Lo scorso anno non mancarono i colpi di scena. La squalifica di Prost per la McLaren sottopeso di un chilogrammo, Senna e Johansson liquidati dopo una gara spettacolosa per avere terminato la benzina, la vittoria a tavolino di Elio De Angelis. In questi giochi complicati quale ruolo potrà avere la Ferrari? Le F.l-86 ancora ieri hanno denunciato problemi ai freni che si surriscaldano e provocano bolle d'aria nel circuito, con i risultati che tutti conoscono. La temperatura ideale dei dischi dovrebbe essere intorno ai 170 gradi, ma pare che arrivino sino a 240. Se i tecnici di Maranello riusciranno ad ovviare a que¬ sto inconveniente e se non sergeranno guai diversi, Alboreto e Johansson dovrebbero essere in grado di lottare fra i primi. Però le loro vetture non sono ancora ben bilanciate e soffrono di un notevole sottosterzo. Con il pieno di benzina tuttavia le prestazioni delle Ferrari potrebbero costituire una sorpresa positiva. Sono attese al varco anche le Benetton di Fabi e Berger sulle quali punta la Bmw, vista la défaillance totale delle Brabham (ieri fra l'altro hanno bruciato tre frizioni). Peccato per gli sponsor della scuderia inglese, Carlo De Benedetti e Giorgio Armani, scesi al box per galvanizzare gli or¬ mai immusoniti Patrese e De Angelis. Il Gran Premio di San Marino ha comunque diversi compiti importanti da assolvere. Deve dire se Senna è veramente un candidato al titolo mondiale, se Piquet è sempre il favorito numero 1 e se la stella di Prost per il momento deve considerarsi offuscata. Ma 1 centomila ed oltre di Imola aspettano soprattutto di sapere se la Ferrai è sulla strada buona, quella della risurrezione o se, invece, bisognerà attendere ancora molto tempo per trovare una vettura del Cavallino al vertice dei Grandi Premi. Cristiano Chiavegato Nel disegno i numeri indicano le marce usate da Albereto

Luoghi citati: Brasile, Imola, Maranello, Rio, San Marino, Spagna