I bianconeri assediati dai tifosi entusiasti Trap è teso: «Perdere sarebbe mostruoso» di Bruno Bernardi

I bianconeri assediati dai tifosi entusiasti Trap è teso: «Perdere sarebbe mostruoso» I bianconeri assediati dai tifosi entusiasti Trap è teso: «Perdere sarebbe mostruoso» DAL NOSTRO INVIATO LECCE — Per la Juventus, ad un passo dal 22* scudetto, l'abbraccio delirante del Silente». All'aeroporto di Brindisi, dove la polizia, sorpresa da circa 3 mila tifosi, non è riuscita ad arginare la folla che ha invaso la pista e circondato il Super 80» dell'Alitalia, non appena Brio e Caricola, I due pugliesi, sono scesi a terra con qualche altro passeggero. Il comandante Marchetti, di fede romanista, vista la situazione, ha ordinato l'immediata chiusura dei portelli. Boniperti, accompagnato dai figli, il direttore generale Giuliano, Morini, Trapattoni e il resto della squadra sono rimasti «sequestrati» sull'aeromobile per circa 50' mentre fuori, sotto le ali, mani e braccia brandenti bandiere biancone re si agitavano, e sarebbe bastata una sigaretta accesa per provocare guai. La polizia chiedeva rinforzi all'Aeronautica militare che Inviava una cinquantina di avieri con l'elicottero. Solo quando il pullman si è potuto avvicinare alla scaletta, tutti hanno lasciato l'aereo. Boniperti appariva contrariato, nervosi Scirea e Pacione I quali soffrono di claustrofobia. Platini il più atteso e acclamato ma che non ha mai condiviso certe forme di fanati¬ smo, osservava: «Se poi perdiamo e la Roma vince lo scudetto, magari non ci sarà nessuno». Un altro diceva: «Ma se vinciamo, come faremo a ripartire?». Oggi a Lecce la Juventus avrà la sensazione di giocare in casa, ma Trapattoni, alla vigilia del passo' d'addio, ricorda la pericolosa euforia di Atene e ammonisce i bianconeri a dare tutto quello che hanno in corpo: «Sarebbe mostruoso perdere questo scudetto, che per me è il sesto, proprio sul traguardo. Ci basta un punto, ma è come una finale di Coppa dei Campioni, contro un Lecce che gioca un calcio bellissimo e l'ha dimostrato vincendo a Roma, grazie ad un Pasculli in gran forma. Ci vorrà determinazione e umiltà come ho visto fare domenica scorsa da Platini rincorrendo Hateley per SO metri». Boniperti, per scaramanzia, non parla. Dice solo che 11 Lecce è forte e non farà regali di sorta. C'è uno scudetto, il nono da presidente, che l'aspetta e tutti i suoi pensieri sono rivolti all'evento sempre esaltante. Scirea ne ha già sei all'attivo e oggi è alla 350* partita di campionato nella Juventus, ma è come se fosse la prima volta. «Siamo sereni e consapevoli, a spese della Roma, di troI vare un ambiente caldo e una squadra in formissima. La nostra forza è stata di non demoralizzarci mai, nemmeno quando la Roma, stupenda e ammirevole, vinceva su tutti i rampi». Briaschi, che ha già vinto Supercop pa, Coppa del Campioni e Coppa Intercontinentale, è alla vigilia del primo scudetto e, della 150* presenza in serie A: spera di fare festa doppia. Ci spera anche Tacconi che continua a rivendicare un posto in Messico pur sapendo che Bearzot non lo porterà. Il premioscudetto (che si aggirerebbe sui 40 milioni da aggiungersi agli oltre 60 frutto dei punti in classifica) compenserà la sua delusione. ' Laudrup, che domenica ha probabilmente segnato al Milan il gol del suo primo scudetto italiano, dice che quella con il Lecce è come una finale: «Forse era più giusto lo spareggio, ma conta la classifica e noi vogliamo avere un punto in più della Roma. Non ho ancora 22 anni e passare dalla retrocessione al titolo italiano, via Coppa Intercontinentale, è una sensazione bellissima. Alla Juventus, dove sono approdato perché Boniperti ha avuto fiducia In me, ho imparato a soffrire per vincere». Bruno Bernardi

Luoghi citati: Atene, Brindisi, Lecce, Messico, Roma