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Carenici, nuovo allarme previsti altri sgomberi Si è spostato il masso che minaccia il paese Carenici, nuovo allarme previsti altri sgomberi La preoccupazione maggiore riguarda la coltivazione dei famosi vigneti - Nessuno può prendersene cura, in pericolo la vendemmia Ancora paura a Carema: il gigantesco masso che incombe sull'abitato si è mosso, anche se di soli 25 centimetri. Quanto basta comunque per rinnovare l'allarme generale, in una situazione che le piogge di questi giorni non hanno certo migliorato. Continuano le riunioni in Comune: forse questa mattina 11 sindaco, Gabriele Mazza, firmerà una nuova ordinanza, disponendo l'evacuazione di altre famiglie. Oltre la «zona rossa», corrispondente alle borgate Foriana, Sasso e Vairola, tutte le case sono già vuòte, e 258 persone vivono da due settimane presso parenti e amici, o nei 34 containers installati al campo sportivo. In questi giorni i tecnici avrebbero dovuto decidere la strategia per riportare la situazione alla normalità, cioè se c quali rocce far brillare, e quali far rotolare invece verso valle. Ma il maltempo ha Impedito ogni operazione. E intanto crescono le preoccupazioni degli agricoltori. La frana ha distrutto un centi nalo di secolari mori a secco, portando con sé le caratteristiche «tople» ricavate col pa ziente lavoro di anni. Impossibile quantifi care 1 danni, perché nessuno è autorizzato a salire fin là. Ma una cosa è certa: se I conta' dini, entro poche settimane, non potranno lavorare le vigne scampate alla frana, sarà compromesso il 40 per cento della produzione del Carema doc. i Dice l'assessore all'agricoltura, Paolo Buat: «Questo è il tempo della legatura, e poi dovremmo cospargere le foglie di zolfo, per evitare l'azione dei parassiti. In caso contrario il raccolto andrà perduto». SI tratta di circa 400 ettolitri, su una produzione totale che sfiora I mille. In più vanno conskìe rati il vino rosso da tavola e il Tournet, un bianco di recente commercializzazione.