Senna super, la Ferrari migliora di Cristiano Chiavegato

Senna super, la Ferrari migliora FORMULA 1 Il brasiliano record a Imola, Alboreto 4° e Johansson 7° dopo il primo turno di prove per il G.P. di S. Marino Senna super, la Ferrari migliora I! brasiliano idolo dei tifosi - Tutto regolare sulla sua Lotus • Il pilota milanese: «Stiamo lavorando nella direzione giusta» - Lo svedese ha toccato i 324 km/h - Modesto esordio della Lola-Ford DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — Lotus sotto tiro nel Gran Premio di San Marino. Il pubblico ha eletto Ayrton Senna a nuovo idolo della Formula 1. i tecnici delle altre squadre e i commissari della Federazione Auto volevano controllare se veramente il team inglese ricorreva a strane soluzioni per far viaggiare più forte le sue vetture. I tifosi — folla incredibile, gente accampata ovunque — non sono rimasti delusi: 11 pilota brasiliano è andato in pista, ha compiuto un giro perfetto e ha stabilito il nuovo record del circuito. Oli altri hanno dovuto alzare bandiera bianca. Tre esami accurati hanno confermato che le Lotus sono perfettamente regolari. Senna, applauditisslmo ad ogni apparizione, ha fatto segnare il tempo di l'25"050, limite assoluto della pista di 5040 metri, media 213.333 km/h. Alle spalle del sudamericano, Piquet, Prost, Alboreto, Mansell, Rosberg e Johansson. Come- si può notare la Ferrari ha ottenuto il quarto e il settimo tempo, miglior rlsu^- tato stagionale, anche se limitato al solo primo turno di qualificazione. Qualche progresso quindi la scuderia di Mannello lo ha fatto. Ma nel team modenese si va sempre plano con i facili ottimismi. Le prove sono una cosa, la gara un'altra. Alboreto ha detto: «Sinceramente non mi aspettavo di ottenere questo r26"428. Segno che il lavoro svolto è nella diresione giusta. Ma queste sono soltanto piccole migliorie. Bisogna aspettare quelle grandi-. Il milanese non ha voluto precisare di cosa si tratti. E' chiaro che la F.l-86 deve ancora subire una note vole evoluzione. Dati alla mano si capisce che la Ferrari ha ritrovato la potenza del motore e, almeno ieri, l'affidabilità dello stesso. Alboreto è stato nettamente il più veloce sulla linea del traguardo, cioè in accelerazione (271.057 km/h contro 266.433 di Piquet) mentre Johansson ha raggiunto la punta eccezionale di 324,130 km/h nel rettilineo più lungo, prima della Tosa. La Ferrari, quindi, dispone nuovamente di un sei cilindri competitivo, ma non di un te¬ laio altrettanto efficace se prende come minimo 1"4/10 di distacco sul giro. Lo stesso Alboreto lo ha ammesso: «La vettura ha ancora dei limiti: E' chiaro che in questo periodo gli uomini di Maranello (moltissimi ieri 1 tecnici ai box. dall'inglese Postlethwaite ai francesi Midgeot e His, agli italiani Renzetti, Caruso, Tomaini e Carniglia, agli specialisti di elettronica) pensa-' no soprattutto a risolvere 1 problemi contingenti. Le altre squadre, come la Lotus, curano la messa a punto delle vetture In ogni minimo particolare, scaldando ad esempio le gomme in qualificazione, lavorando sul peso (kg 549 kg la macchina di Senna, 574 quella di Johansson che fra l'altro ha ancora Inconvenienti con 1 freni...). Una migliore tenuta, due decimi di secondo da una parte, due dall'altra e si fanno le differenze. Ci pare ammirevole questo impegno della Ferrari, questa volontà di lottare, di cercare di tornare al vertice, senza farsi illusioni. Non si può dire che il momento sia particolarmente positivo per i colori italiani in Formula 1. Dopo Alboreto 11 migliore è stato Teo Fabi con la Benetton, dodicesimo, alle prese con un motore Bmw che faceva i capricci. Tutto sommato, fatte le debite proporzioni, buona la prestazione di Alessandro Nannini, 16* con la Minardi, fra la rottura di una turbina ed un cambio da rivedere. Il pilota toscano comincia a farsi valere. Gli esordi sono comunque difficili per tutti, anche per chi non manca di mezzi. Come la Lola dotata del nuovo motore Ford-turbo. La grande Casa americana è ancora in fase sperimentale e Jones è risultato 17°, un posto indietro agli artigianali Motori Moderni della Minardi. In questa maniera almeno Tambay si è preso una soddisfazione: con il vecchio propulsore Hart è esattamente a metà schieramento. Oggi tutto può cambiare. Anche se minacciose previsioni di pioggia possono far pensare che il secondo turno di qualificazione potrebbe essere inutile. In questo caso Senna partirà domani in pole position. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Imola, Maranello, San Marino