Congelati i prezzi agricoli Cee di Fabio Galvano

Congelati i prezzi agricoli Cee RAGGIUNTO ACCORDO DI COMPROMESSO TRA I MINISTRI EUROPEI Congelati i prezzi agricoli Cee Svalutazione per alcune monete «verdi» - Quella della lira (5%) compenserà in parte gli agricoltori italiani della «stangata» che ha colpito i prodotti mediterranei - Hanno votato contro Germania, Spagna e Irlanda, che però non hanno posto il veto all'intesa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — Sostan-* ziale congelamento del prezzi agricoli; svalutazione di alcune «monete verdi», fra le quali la lira (5 per cento, un beneficio per 1 nostri agricoltori quasi sufficiente a cancellare la «stangata» contro i prodotti mediterranei); avvio di importanti ristrutturazioni per quanto riguarda cereali e latte; battuta d'arresto, invece, dell'ambiziosa ma costosa riforma della Pac, la politica agricola comunitaria. Questi, in sintesi, i capisaldi dell'accordo sui prezzi agricoli 1986, raggiunto ieri a Lussemburgo dai ministri dei Dodici. Una «maratona» di cinque giorni, caratterizzata dal drammatico susseguirsi di tre ipotesi di compromesso da parte della presidenza olandese (il ministro Braks) e conclusasi con una seduta durata tutta la notte, ha dato all'Europa un'intesa di massima che, alla vigilia, pareva molto più lontana e destinata forse a trascinarsi fino al vertice europeo di giugno. Ma quello raggiunto a Lussemburgo dai ministri dell'Agricoltura — contrari soltanto Germania, Spagna e Irlanda che hanno peraltro rinunciato al diritto di veto — è soltanto un «accordo politico»: alcuni particolari tecnici dovranno ancora essere limati (si parla di un altro incontro il 6 maggio), e soprattutto si attende che sul plano del bilancio si pronunci lunedi il consiglio dei ministri economici e finanziari, in occasione della riunione in programma a Lussemburgo. Secondo le prime sommarie stime, infatti, 11 compromesso raggiunto ieri consentirà risparmi di 320 milioni di Ecu anziché i 400 precedentemente ipotizzati (una differenza di circa 120 miliardi di lire); ma secondo talune fonti il costo supplementare potrebbe raggiungere 1 330 miliardi di lire. Si attende anche che la Germania sciolga le sue riserve (l'insistenza del ministro Kiechle su una protezione del redditi degli agricoltori fa sospettare l'adozione di aiuti nazionali). Da ambienti agricoli italia¬ ni emergono giudizi contrastanti, dalla moderata soddisfazione all'espressione di •penosa delusione', anche se il ministro Pandolfl afferma di aver saputo « tutelare i redditi- dei nostri agricoltori e sottolinea come la svalutazione della lira verde si traduca in un incremento di reddito per i nostri agricoltori. Il nuovo «pacchetto», di austerità per il terzo anno consecutivo, prevede l'adozione di una «tassa di corresponsabilità» del 3 per cento in campo cerealicolo, con una serie di misure a protezione dei piccoli coltivatori. In Italia, per esempio, si calcola che il 49 per cento dei coltivatori di cereali (che sono un milione e 200 mila) non dovranno pa¬ garla. Per quanto riguarda il grano duro, che tocca direttamente la nostra produzione, il prezzo d'intervento è stato ridotto — come temuto — de» 4 per cento; ma un aumento del 12,3 per cento degli aiuti (oltre al 5 per cento dovuto alla svalutazione della lira verde) tappano quella falla. La svalutazione della lira verde, di fatto, copre parzialmente altre riduzioni di prezzo: il 7,5 per cento, in particolare, applicato a pesche e pomodori (l'ipotesi di partenza era rispettivamente del 10 e del S); e copre interamente la riduzione del 4 per cento per le albicocche (in orìgine si parlava del 5) e quella del 5 per cento decretata per l'olio d'oliva. La svalutazione della lira verde, invece, si traduce in un maggior reddito per gli agricoltori italiani che producono tutti i generi rimasti invariati nel conto in Ecu Brutte notizie, invece, per i produttori di latte, anche italiani: le loro quote dovranno essere ridotte del 3 per cento in tre anni, con un 2 per cento iniziale entro l'aprile 1987. A sbloccare la situazione, tuttavia, è stato l'aspetto agromonetario: lo smantella 'mento parziale degli importi compensativi — come voleva la Francia, dopo il riallineamento Sme a Ootmarsum. ma tenendo anche conto della precedente svalutazione della lira nel luglio 1985 — e quindi, per alcuni Paesi, più alti prezzi in moneta nazionale senza incidere sui valori in Ecu. La svalutazione più consistente è stata quella della dracma verde»: 17,6 per cento tanto per i prodotti animali quanto per quelli vegetali, il 5 per cento applicato alla lira, in entrambi i casi, si riduce al 4 per cereali e semi oleaginosi. Altre svalutazioni sono state quelle di Francia, Gran Bretagna e Irlanda, ma limitatamente ai prodotti vegetali (1,5 per cento); e quelle di Danimarca, Belgio, Lussemburgo, Spagna e Portogallo, rispettivamente dell'1,98 e dell'I per cento. Fabio Galvano • CERN — Carlo De Benedetti, presidente della Olivetti, è entrato a far parte di un gruppo consultivo speciale del Cern, il laboratorio europeo della fisica delle particelle che ha sede a Ginevra, n gruppo — detto anche dei •sette saggi, e di cui il consiglio del Cern ha deciso ieri la costituzione — ha per obiettivo il risanamento delle attività operative ed amministrative del centro. Oltre a De Benedetti, il gruppo comprende anche lo svizzero J. Vudoz ed il norvegese Haakon Sandvuld, il francese A. Abragam, il tedesco federale W. Paul ed il britannico B.F. Fender, e lo spagnolo M. Boyer. Il ministro dell'Agri col tura Filippo Maria Pandolci

Persone citate: Carlo De Benedetti, De Benedetti, Filippo Maria, Haakon Sandvuld, M. Boyer