Le reclute dell'ultima ora di Renato Cantoni

Le reclute dell'ultima ora Le reclute dell'ultima ora Alcune dichiarazioni del ministro del Tesoro Goria. riportate nei giorni scorsi, sono state accolte con malumore da non pochi operatori di Borsa e risparmiatori. Eppure Goria non diceva nulla di strano né di nuovo sui fasti e nefasti della storia dei mercati azionari. Discutibile potrebbe essere solo il ripetuto intervento, nel giro di poche settimane, di un rappresentante del governo, sia pure a titolo ammonitorio, su quanto sta capitando in Borsa. Vi sono modi più indiretti e circospetti per dire la stessa cosa ma e questione di carattere: Goria è fatto cosi. Qua! è la materia in discussione? TI moltiplicarsi, oltre ogni previsione, di iniziative finanziarie che hanno lo scopo di reperire capitali attraverso il mercato azionario. E' in atto una vera e propria corsa agli aumenti di capitale e all'offerta di azioni di nuove società che dovrebbero poi essere ammesse al listino ufficiale. Ciò potrebbe provocare pericolosi ingolfamenti e difficoltà tecniche in quanto probabilmente l'esecuzione di molte operazioni si concentrerà in un breve lasso di tempo fra giugno e settembre. Si tratta di pareccliie migliaia di miliardi che potrebbero saturare le ancor ampie possibilità di assorbimento'del mercato. In poche parole: attualmente certi rialzi e molte irregolarità sono causati dalla scarsità di materiale disponibile mentre fra tre-quattro mesi potrebbe avvenire il contrario. Ma Goria non si è limitato ad accennare a questa eventualità: egli ha affrontato anche un'altra delicatissima questione. In questo momento qualsiasi offerta di nuovi titoli incontra immediato, clamoroso successo. I sottoscrittori.. di.^alorjs,«^ari». sono un'esercito perchè" e or- mai invalsa la sicurezza che, subito dopo il lancio pubblico, le quotazioni si impennano permettendo ai fortunati assegnatari di fare un immediato e cospicuo guadagno. Non si bada più a quello che si acquista e ciò induce certi gruppi finanziari di secondo piano a impostare operazioni che suscitano non poche perplessità fra gli esperti: approfittando del momento favorevole, essi raccolgono ingenti capitali senza alcun programma di investimenti produttivi; l'importante per loro è rastrellare denaro a buon mercato, poi si vedrà. E' questa la puntuale conseguenza di una fase di rialzo partita da lontano e che sembra non doversi più esaurire. I risparmiatori devono fare attenzione a non cadere in simili trappole. Essi devono esaminare in profondità qualsiasi proposta di aumento di capitale o di emissione di azioni di società non ancora ammesse al listino uffi ciale. L'approvazione del prospetto prevista dalla Consob non deve essere considerata un marchio di qualità ma solo un primo passo verso una maggiore trasparenza dei dati di bilancio e della composizione dei gruppi di comando. II ministero del Tesoro, la Banca d'Italia e la Consob dovrebbero preparare un piano d'emergenza nel caso in cui l'eccessiva concentrazione di operazioni finanziarie provochi ingorghi tecnici e pericolosi riflessi sul mercato. L'esperienza insegna che le strutture amministrative attuali, pur ampliate e perfezionate, non possono andare al di là di certi limiti: l'abbinamento di due liquidazioni di Borsa come avvenuto in febbraio-marzo deve essere accolto come un'eccezione non ripetibile a breve scadenza, pena l'accrescersi del disagio nel mercato, l'impossibilità di controllare il carico speculativo e di conseguenza l'aggravamento dei rischi degli operatori. Già oggi diversi intermediari stranieri di grande importanza hanno dovuto sospendere o limitare drasticamente gli acquisti di titoli in Italia per il caos endemico nel disbrigo delle pratiche amministrative presso molte banche italiane, E' un campanello d'allarme che^eve far riflettere. Renato Cantoni _ La settimana, in borsa

Persone citate: Goria

Luoghi citati: Italia