In B senza la forza di ribellarsi di Gian Paolo Ormezzano

In B senza la forza di ribellarsi HB3JS33I Dirigenti, allenatore, tifosi convinti di essere vittime del destino In B senza la forza di ribellarsi Per il tecnico Dolchi l'ambiente è sin troppo molle: «lì nostro è un campo neutro, mentre ad Avellino si salvano perché la gente si fa sentire anche sulla squadra» - Retrocessione senza crisi - L'assenza di un leader, gli incidenti e i rigori DAL NOSTRO INVIATO BARI — Due squadre pugliesi Insieme In A, mai accaduto. Due squadre pugliesi retrocesse insieme, sembra proprio che dovesse accadere, n .ite da fare, una specie di ordine superiore. Cosi dicono a Bari, dove non si rintraccia nemmeno la contabilità triste di Lecce, i sacrosanti rigori negati, i rigori ingiusti patiti, le squalifiche, la JeUa statistlclzzata. No, a Bari si retrocede e basta, si retrocede perché si, senza la fiammata tipo LecceRoma, senza nessuna ipotesi di fiammata domenica a Udine, dove va una squadra malandata. Retrocede il Bari con più punti del Lecce, «ma mentre a Lecce sono contenti che noi si vada in B con loro, e Fascetti non ha perso occasione per farlo sapere, a noi del Lecce proprio non importa nulla».'E' Bruno Solchi, il «mister, barese, che parla cosi. In comune le due citta rivallsslme sembrano avere, di questi giorni almeno, soltanto 11 sole. 'Non lo stadio, no — sospira Franco Janidi, direttore sportivo, quello che adesso si presenta dicendo di sé "il famigerato Janlch", tentando di condire con un sorriso le tristezze del calcioscandalo in cui è uscito anche il suo nome —, perché a Lecce hanno lo stadio nuovo, noi non solo avevamo soltanto quello vecchio, ma ci hanno ridotto i posti, per la sicurezza, da 38.500 a 33.500, una mutilazione grave*. n Bari scende In B dolcemente, morbidamente. Nessuna contestazione popolare, i club serrati intorno a Vincenzo Matarrese 11 presidente. E tutti in società dicono, anche se nessuno autorizza a riportarlo «firmato», che Matarrese è stato addirittura handicappato del cognome, dal fratello Antonio presidente di Lega: a forza di dire che il Bari aveva rigori in regalo, pare che adesso nessun arbitro dia più un rigore al Bari, e ne fischi contro al primo starnuto di un giocatore. «La svolta nostra è avvenuta a Roma — dice Janich — quando ci è stato negato un rigore e ce n'è stato affibbiato uno contro, quello della sconfitta, al 93'.. Sulla calma della gente locale ci sarebbe da scrivere un saggio di calciopsicologla meridionale. Per non essere bollati come passionali, umorali, roventi, insomma pazzi, tantissimi tifosi al Sud ormai sono sempre più composti, accettano tutto sino al masochismo. Dice Bolchi: «L'Avellino si salva sempre perché è sempre contestato, ad un certo punto i tifosi diventano minacciosi, agisce in qualche modo il fattore campo, qualcuno resta intimidito, l'Avellino vince. Bari invece è un campo neutro: e noi partiamo con questo che è un handicap». Bolchi è al Bari da tre anni, due promozioni e una retrocessione, all'Inizio della prossima settimana parlerà con Matarrese e deciderà il suo futuro: si diceva di Lucescu il romeno come d.t., con Mazzia allenatore, era un progetto, non è tramontato. Intanto Janich, che chiede giustizia con passione, potrebbe farsi da parte per un po', in attesa di sentenze, di chiarezza: «Già avevo voglia di piantare li tutto, ora siamo al linciaggio». Non c'è Stato, nel torneo, 11 momento di crisi patente, lo sbaglio, il dramma. La retrocessione è arrivata per bollitura progressiva, non per incenerimento veloce. Del due inglesi, uno malandato, Cowans, pieno di guasti antichi, l'altro Inesperto, Rldeout (comunque buon goleador). Partito il vecchio Lopez, colpevole forse di essere troppo popolare, la squadra non ha trovato un leader. Bivi non ha sfondato, Idem Sclosa. Bene Pellicano, Cavasin, De Trizio e soprattutto Loseto, che piace al Torino. Oli Inglesi hanno firmato per tre anni, soltanto Rideout contesta un po' la B: guadagnano relativamente poco, come tutti al Bari, ma pur sempre più che in patria, e si pensa che resteranno con almeno un surrogato di entusiasmo. Il programma è quello del mantenimento della struttura che in fondo è quella della C, non solo della B: quest'anno ci sono stati ben dodici esordi in A Una dozzina di giocatori sono in regime di svincolo, ma non sarà un problema trattenerli. Ci si prepara alla B abbastanza piaci damente, «senea neppure sperare in un rivoluzionamento a tavolino della classifica (Bolchi). Ora ci sarà il torneo fra quelle che non fanno Coppa Italia, «con in premio un lecca-lecca», dice Bolchi. Il Bari lo disputerà seriamente, per non smobilitarsi addosso. Dice il presidente Vincenzo Matarrese: 'Abbiamo strutture buone, possiamo ricominciare la scalata. Tre anni fa scendemmo in C sema drammi e risalimmo subito, con un buon lavoro di Bolchi e Janich. Non vogliamo accendere il pubblico, ci va questa compostezza che è maturiti e che alla lunga darà frutti». Accetta anche lui l'idea del cognome pesante e fatto di zavorra. -Ma siamo retrocessi per immaturità, inesperienza: difetti logici in un Bari nuovo». Gian Paolo Ormezzano La rabbia di Solchi dopo il rigore all'Olimpico

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