Un po' di storia

Un po' di storia Un po' di storia Il 16 giugno 1687 la Città di Torino, feudataria del Lingotto, registra il suo stemma: toro d'oro rampante In campo azzurro con la corona comitale a nove palle. Due secoli e mezzo dopo toccherà al «feudo» Lingotto affiancare al toro rampante un nuovo non meno ardito simbolo della Torino moderna: l'automobile che proprio da quella periferia decollerà nello straordinario monumento architettonico al lavoro da cui fu ammaliato lo stesso Le Corbusier: Per costruire, nell'area di 378 mila metri quadrati acquistata da Giovanni Agnelli senior in via Nizza nell'aprile del 1916, questa •machine à travailler., la Fiat si rivolse all'ingegnere esperto di tecniche e di direzione aziendale, Giacomo Matte Trucco. Sono anni di guerra e l'inizio del «Lingotto» è grìgio: i reparti non appena completati vengono subito messi in attività per le esigenze belliche. Solo 11 23 maggio 1923. quando già vi sono impiegati 6900 operai, ci sarà la solenne inaugurazione con l'intervento dei Beali. A rileggerla oggi nelle cronache, più che una compassata cerimonia, fu quasi una festa in famiglia ritmata dalla ban da di Villar Perosa, con gli atleti del Gruppo sportivo in maglia rossa e bianca a prestare servizio d'ordine, il corteo reale preceduto da «alcuni ciclisti», aeroplani che volteggiavano a bassissima quota. Al volante della vettura nuova, di un grigio lucente, sui 6 chilòmetri del percorso di visita dell'officina c'erano il •buon Cagno, il pilota fedele alla casa-, e il senatore Agnelli sullo strapuntino di destra a far da cicerone al re in quel •voyage autour de ma chambre* di 40 minuti nella •selva strepitosa delle macchine che producono macchine». Il corteo sali di piano in piano sino all'ultimo. v. s, L'ingresso del «61° Salone dell'Automobile» al Ungono

Persone citate: Agnelli, Giacomo Matte Trucco, Giovanni Agnelli, Le Corbusier

Luoghi citati: Torino, Villar Perosa