Rivelati i finanziamenti del Banco Napoli a Maggiò di Giuseppe Zaccaria

Rivelati i finanziamenti del Banco Napoli a Maggio Su un bollettino sindacale le fotocopie di documenti autentici Rivelati i finanziamenti del Banco Napoli a Maggio Pubblicata la relazione patrimoniale dell'industriale casertano e la delibera dell'acquisto di alcuni immobili - Voci su una possibile denuncia - Ventrìglia: «Non ho firmato ancora nulla» DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — Sei fotocopie, riprodotte a tutta pagina, e sopra un titolo durissimo: «La tecnica bancaria sotto 1 piedi-. La Federazione italiana bancari, sindacato aderente alla Cisl, per intervenire sulla vicenda del Banco di Napoli ha scelto la via del clamore: il bollettino del sindacato, distribuito ieri mattina a tutti i dipendenti dell'istituto di credito, dedica l'intera prima pagina ai finanziamenti accordati all'industriale Antonio Maggio. E lo fa con documenti autentici. Il primo, è una copia della relazione stesa il 7 marzo scorso sulla situazione patrimoniale dell'industriale di Caserta. L'altro, il verbale con cui il «comitato esecutivo» deliberava 1*11 marzo — cioè pochi giorni prima che i giudici intervenissero con una raffica di arresti — l'acquisto di alcuni immobili del grande debitore. «Ci preme precisare — scrivono 1 responsabili del sindacato, presentando i documenti — che la nostra iniziativa non nasce da intenti scandalistici, ma vuole semplice¬ mente portare un contributo di chiarezza su una vicenda che ha turbato le coscienze della stragrande maggioranza dei lavoratori del Banco: La chiarezza però viene meno quando si tratta di spiegare il contenuto di quegli atti. La Fib — Cisl si limite a sottolineare che 'la relazione porta la firma del direttore generale e le sigle dei vice direttori Di Somma e Serpieri, del direttore centrale Baiano, del capo dei servizi crediti Italia e del capo del Controllo*. In pratica, la proposta di salvataggio di Maggio ha il «placet» di tutti gli attuali vertici del Banco. Ma l'operazione era legittima o no? Chi ha diffuso quei documenti si limita a scrivere: 'Ogni commento è superfluo*. Ma al contrario, vale la pena di tentare qualche approfondimento. I vertici del Banco per ora tacciono. Molti, ieri mattina mormoravano di una denuncia dell'istituto contro 11 sindacato, fatto che già di per sè avrebbe del sensazionale. Interpellato per telefono, il direttore generale Ferdinando Ventriglia si è limitato a dichiarare: 'Non ho fdrfbprissmiazrfagsldmdsc firmato ancora nulla...: In discussione sarebbe la natura dei documenti diffusi in fotocopia: atti interni alla banca, e quindi riservati, oppure pubblici, in quanto riferiti a un'operazione di acquisto poi regolarmente registrata? In attesa di sviluppi, vediamo comunque in che termini il Banco di Napoli valutava, appena un mese fa. la posizione del suo grande debitore. Tra fidi a medio termine, fidi ordinari ed esposizioni di altro genere, al 7 marzo il gruppo Maggio risulta esposto verso il Banco per 42 miliardi e 227 milioni. Altri 10 li deve alla Cassa di Risparmio molisana Monte Orsini. Nel dicembre, per alutarlo a risollevarsi, Ù Banco aveva deciso di acquistare un immobile costruito dal Gruppo, quello della caserma dei carabinieri di Caserta. L'acquisto però, si legge nella relazione, «si è reso impraticabile a causa delle difficoltà frapposte dall'Isveimer», che ha già fatto pignorare parte dei beni dell'industriale. Maggio ha lavori per circa 110 miliardi, ne attende per o e i a r altri 50 e riesce a far fronte coi suoi mezzi agli Impegni correnti: quel che non può assolutamente fare, è onorare i debiti. Oli sono stati bloccati «assegni impagati» per 6 miliardi e 336 milioni, a Santa Maria Capua Vele re deve fronteggiare un ricorso di fallimento per altri 342 milioni. L'Inps gli ha pignorato beni per 1 miliardo e 41 milioni. L'Imprenditore, però, garantisce che questi problemini saranno presto superati. Al Banco, dunque, non resta che acquisire, al posto della caserma di Caserta, appartamenti a Vico Equense, Sessa, e Caserta per un valore complessivo di oltre 7 miliardi. Cos'è, un tentativo di «rientrare» per quanto possibile, evitando un fallimento che sarebbe stato rovinoso anche per il Banco, oppure un ultimo «favore» reso a Maggio? Su questo la Fib-Cisl non si pronuncia. Giancarlo Cosentino, segretario della FisacCgll. invece lo fa: ma solo per definire «velleitaria» l'iniziativa dei suoi colleghi sindacalisti. Giuseppe Zaccaria

Persone citate: Antonio Maggio, Baiano, Di Somma, Ferdinando Ventriglia, Giancarlo Cosentino, Orsini, Serpieri, Sessa

Luoghi citati: Caserta, Italia, Napoli, Vico Equense