Più sicuri in montagna con computer e mappe di Gigi Mattana
Più sicuri in montagna €on computer e mappe Convegno a,Sestrieres sulla protezionercivile t * Più sicuri in montagna €on computer e mappe DAL NOSTRO INVIATO SESTRIERES — La montagna, quando vuole, sa essere molto severa e pare che le cime intorno a Sestrieres abbiano voluto dare una dimostrazione nell'occasione più indicata. In una giornata di neve e nebbia degna di novembre (e pensate alle 50 squadre che da stamane cominciano ad arrancare per 1 tre giorni di percorso della gara di sopravvivenza «antichi passi») si è svolto il convegno dedicato alla protezione civile e alla sicurezza in montagna. Che grande e impegnativo tema (è evidente che si va ben oltre le regole di sicurezza nelle ascensioni o nelle gite sci-alpinistiche), quante relazioni da parte degli addetti ai lavori, quante richieste di amministratori pubblici: cercando di spulciare qua e là ecco una sintesi delle cose che servirebbero, dei comportamenti da tenere perché la montagna torni ad essere un terreno di gioco piacevole e senza rischi per i turisti, una giusta fonte di reddito per i valligiani e un utile banco di prova di nuove attrezzature per le aziende. La prevenzione è il punto basilare; al di là di una giusta informazione giornalistica sui pericoli oggettivi della montagna (e il Corpo nazionale del soccorso alpino ha molto puntato a questo spirito di collaborazione tutto da inventare) e dei multiformi significati di sicurezza fra le Alpi (anche un prato falciato significa meno valanghe, anche una malga abitata vuol dire meno vipere in circolazione) direi che i rischi maggiori possono essere divisi in tre famiglie. Nella prima, quella che riguarda le valanghe, le frane e i terremoti, la Regione Piemonte opera con grande validità attraverso il proprio servizio geologico creando, per ciascuno del tre grandi fattori di pericolo, mappe precise e in continuo aggiornamento (splendido il lavoro sui rilevamenti nivologici che il prossimo anno sarà ancora migliorato con la collaborazione di trenta scuole di sci-alpinismo in grado di far affluire, dopo lo svolgimento delle gite di gruppo, una massa di informazioni che corire a tappeto tutto l'arco alpino occidentale). Pensate all'immensa bancamatic che ne scaturisce (e infatti senza un uso molto spinto dell'elettronica sarebbero lavori impossibili), alla creazione della sala operativa sui rischi naturali, al censimento di pericolo sismico in tutti i vecchi edifici E anche contro un altro grande nemico della montagna, il fuoco, la tecnologia non è da meno. Ormai non è detto che occorra necessariamente estinguere tutti gli incendi, alcuni possono essere lasciati morire da soli; ma quanti sanno che per salvare il bosco dal rogo si può intervenire in tanti modi diversi? Un «Canadair» lo può bombardare direttamente con acqua, un «Hercules» può spargere il liquido ritardante, le squadre a terra, purché siano allenate e ben equipaggiate, 10 possono attaccare sia con estinguenti che creando barriere alle fiamme. Ma qui, come in tutte le altre lotte alle calamità (e l'ha sottolineato con enfasi 11 generale Becchio, comandante della brigata alpina Taurinense), serve gente preparata: i volontari sono utilissimi, spesso riescono ad intervenire prima dei militari, ma soltanto se sono allenati, assicurati, pagati e già li sul posto. 11 terzo feroce avversario, per fruire con gioia delle stazioni alpine, è la neve sulle strade; l'Arias e alcune amministrazioni provinciali hanno parlato della lotta spesso improba che anche le turbofrese più moderne, le lame, gli spargisale non riescono a vincere contro l'inverno. Certo, il convegno di Sestrieres noti pretende di dare ricette miracolose (e dire che tante ne servirebbero per ridare un po' di vigore al turismo montano piemontese) ma ha avuto il grande merito di illustrare una situazione che è poi molto meno brutta di quanto i profani possano credere. E gli interventi del prefetto Giuseppe Capriulo, dell'equipe del ministro Zamberlettl alla Protezione Civile, e di Ivan Grotto, assessore alla montagna della Provincia di Torino, hanno dimostrato che l'ente pubblico non è affatto assente ma conduce una battaglia intelligente per la sicurezza. Gigi Mattana
Persone citate: Arias, Becchio, Giuseppe Capriulo, Ivan Grotto
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