Ecco Silicon volley

Ecco Silicon volley Canavese: dalla crisi alle alte tecnologie Ecco Silicon volley Nel Canavese chiuse altre 24 aziende di stampaggio acciai, ma la ripresa è garantita dai settori avanzati Dall'81 a Ivrea 24 nuove imprese e 175 brevetti Anche per l'industria canavesana s'è iniziato il periodo della convalescenza. Ma non sarà breve, e rimane il costante pericolo di ricadute. Nell'ultimo anno, ad esemplo, ben 24 aziende di stampaggio a caldo degli acciai, una delle produzioni che caratterizzano la zona, hanno dovuto chiudere i battenti Altri settori stanno, pero, bilanciando in qualche modo i buchi neri creati da una crisi .che ha le radici negli alti costi energetici e, soprattutto, nella contrazione di alcuni mercati. La meccanica fine e strumentale ha triplicato 1 dipendenti negU ultimi dieci anni; continua il boom dell'elettronica, che nello stesso periodo è passata da 300 a 3200 addetti. E nascono settori nuovi: nel 1971 non esistevano aziende produttrici di strumenti di precisione: ora vi lavorano 1500 persone. Tra gli imprenditori l'ottimismo è diffuso. L'ultima indagine congiunturale dell'Asslndustrla eporediese disegna un panorama decisamente più roseo rispetto agli anni o addirittura ai mesi precedenti, n 40 per cento degli interpellati prevede un aumento della produzione, mentre a fine '85 l'indice si fermava a quota 20. Crescono anche le prospettive di nuovi ordini, che riguardano oggi 43 aziende su cento (+13). Piti ' o meno sugli stessi standard anche le altre previsioni: indice a quota 39 per l'aumento delle esportazioni (+21), a 33 per ordini a mediolungo termine (+13). Pochi, ma non meno importanti, i tasti ancora stonati. Oli uffi¬ ci di collocamento dell'Eporediese registrano 1400 avviamenti al lavoro, ma 1110 per cento degli industriali prevede una diminuzione di addetti, contro 11 S per cento dell'anno scorso. E gli stessi impianti produttivi sono tuttora sottoutlllzzati (al 74 per cento), un fatto che finisce'per incidere pesantemente sul costi di ammortamento delle macchine. Questi, in sostanza, i dati emersi dall'assemblea degli imprenditori canavesani. Per il presidente, Alberto Massucco, la cautela è d'obbligo: •Diversificazione e ristrutturazione sono state le armi che ci panno permesso di battere la crisi. Ma al tempo stesso hanno duramente impegnato le capacità manageriali, operative e finanziarie. Per i grandi complessi questo processo e ormai quasi completo, per i piccoli lo sforzo è ancora in atto ed è certamente più difficile*. Non mancano le riserve: •La congiuntura eccezionalmente favorevole deve essere sfruttata fino in fondo: quando si parla di alleggerire le tariffe elettriche del 12 per cento si individuano obiettivi assolutamente inferiori alle reali possibilità di abbattimento dei costi, con gravi conseguenze per la competitività delle aziende. Ed è altrettanto chiaro che la caduta dei prezzi del petrolio e del valore del dollaro non costituiscono un toccasana per l'economia, ma soltanto un'opportunità: Un discorso a parte merita il settore dell'innovazione: sulla scia dell'Olivetti continua l'espansione delle microaziende ad altissima tecnologia. Vi lavorano oggi 1700 persone, in maggioranza tecnici qualificati. E, al loro interno, la ricerca impegna duecento addetti e oltre 3 miliardi di investimenti all'anno. Nella sola Ivrea, dall'81, sono nate 24 nuove imprese e I laboratori hanno partorito 175 brevetti. La «Silicon Volley d'Europa», dunque? «La definizione mi sembra accettabile' ha commentato Carlo De Benedetti, intervenuto all'assemblea. Intanto, fuori dell'elegante palazzo che ospita l'Assindustria, i dipendenti Montefibre in corteo chiedevano II pagamento della cassa integrazione e provvedimenti alternativi al licenziamento, già annunciato dall'azienda. Sono ancora 450, quasi tutti senza alternative: la pagina più amara, ancora aperta su tanti drammi individuali, per una città che guarda al tutùGiampiero Paviolo

Persone citate: Alberto Massucco, Carlo De Benedetti, Paviolo

Luoghi citati: Europa, Ivrea