Nasce un'altra Azzurra con Pelaschier al timone

Nasce un'altra Azzurra con Pelaschier al timone Sostituirà lo scafo presentato pochi giorni fa Nasce un'altra Azzurra con Pelaschier al timone MILANO — Qualcosa non andava nel clan azzurro di Coppa America. Erano necessari rimedi. Sono stati annunciati ieri in una riunione tenutasi nello studio del dottor Bonadeo. Rappresentano una mezza rivoluzione e riguardano uomini e barche. Cino Ricci diventa consigliere generale e si occuperà soprattutto della costruzione di un nuovo battello. Pelaschier ritorna al timone. «Azzurra 66», la barca presentata ancora incompiuta pochi giorni or sono a Pastigliano, sul Trasimeno, risulta vecchia ancor prima di essere varata. Se tutto andrà bene sarà sostituita. SI è deciso di costruire una quarta «Azzurra», probabilmente in materie sintetiche e non più in alluminio. Segreti il progettista ed il misterioso cantiere. Oli operai saranno chiamati ad un autentico «tour de force». Per costruire un 12 metri di Coppa America sono necessarie normalmente 20 settimane. Occorre poi un mese di viaggio via mare per raggiungere l'Australia. «Azzurra IV» andrà a velocità doppia, tanto che 11 trasporto fino a Fremantle (Perth) avverrà in aereo. Costo oltre un centinaio di milioni, ha ammesso Riccardo Bonadeo, presidente del comitato esecutivo. A questi va aggiunto più di mezzo miliardo per 11 nuovo scafo. Per fortuna il bilancio del consorzio «Azzurra-Costa Smeralda» è basato su 600 milioni versati da ognuno del 23 sponsor, un totale di 12 miliardi e 600 milioni. E' previsto inoltre un aumento del 10 per cento in caso di necessità e tutti 1 nostri industriali hanno accettato. Gli scafi lunghi e pesanti ideali per le acque calme di Newport si sono rivelati inadatti al mare ondoso ed al venti forti di Fremantle. Indispensabile quindi una nuova impostazione affrontata del resto da quasi tutti 1 14 sfidanti. Pare che abbiano «indovinato» la barca buona soltanto 1 progettisti di «Australia il», «Nuova Zelanda» e di «Franch Kiss». Ma i battelli non vanno se non si trovano uomini abili alla guida. Ecco pertanto l'atteso ritorno del figlici prodigo, il biondo e barbuto Mauro Pelaschier. Il nostro timoniere era stato l'eroe di Newport dove si era misurato alla pari con gli assi australiani e inglesi, sebbene fosse nuovo alla Coppa. Al ritorno dagU Stati Uniti erano sorti però dei contrasti e se n'era andato. «£' bastata una telefonata — ha detto ancora Bonadeo — ed il nostro marinaio è rientrato immediatamente. Anzi, si trova già a Séte, dove si allenano gli uomini di "Azzurra" in collaborazione coi francesi di "Franch Kiss".. Con Mauro a bordo nel posto-chiave del pozzetto saranno BortoloHi. Tiziano Nava ed un quarto da scegliere fra Roberti (se accetterà il ruolo di riserva) o De Angelis o forse ancora un altro. A terra infine aumenta di grado Chicco Isenburg, un dirìgente genovese che a Newport era stato randista. Incarico molto importante a bordo di un 12 metri. Isenburg sarà il coordinatore dei settori tecnico (presidente ingegner Cobau). agonistico (Bortolotti) e servizi logistici (capo ancora da definire). La nuova Impostazione dovrebbe portare chiarezza ed evitare 1 dissensi^ Paolo Bertoldi ROMA — Per il recupero dei turisti americani gli albergatori romani hanno deciso di contribuire con 300 milioni di lire all'attuazione del •progetto Usa», all'esame finale dell'Enit e di altri organismi, e che prevede uno stanziamento complessivo di sette miliardi e mezzo. Nel 1985 gli ospiti provenienti dagli Usa, superiori al milione di unità, hanno inciso per il 31% sul totale delle presenze estere nella capitale.