Religione nelle materne, scontro aperto ma il governo non ridiscuterà l'intesa

Religione nelle materne, scontro aperto ma il firoverno non ndiscutera 1 intesa Martedì dibattito al Senato: i laici e il pei vorrebbero rinviare di un anno la decisione Religione nelle materne, scontro aperto ma il firoverno non ndiscutera 1 intesa ROMA — I genitori dei bambini di tre, quattro e cinque anni Iscritti alle «materne» devono decidere se i loro figli frequenteranno o no l'ora di religione già dal prossimo autunno. Ma 1 problemi pratici sono di tale entità che in vari partiti si sta pensando di ridiscutere l'intera questione con la Chiesa. Martedì prossimo, al Senato, verranno dibattute varie mozioni sull'ora di religione, fra cui una comunista che chiede per 11 prossimo anno la «sospensione» dell'applicazione dell'insegnamento religioso nelle materne. Ma pare improbabile che 11 governo possa gettare subito, sul tappeto del dialogo con la Chiesa, questo problema. Ambienti di Palazzo Chigi ne fanno notare, ufficiosamente, l'inopportunità: •Come si fa — ci è' stato detto — a firmare un'intesa con qualcuno e poi rimetterla in discussione dopo sei mesti*. La circolare Falcucci prevede che l'ora di religione venga frazionata nel corso della settimana,' in venti minuti giornalieri. E1 bambini di tre, quattro e cinque .anni i cui genitori non vogliono «avvalersi» dell'insegnamento della religione cattolica che fanno? Arrivano più tardi, esco¬ no prima da scuola, oppure vanno a fare un giretto nel corridoio? Nella base del partiti laici, e del pel in particolare, le proteste sono andate crescendo di-tono, man mano che ci si rendeva conto delle difficolta di introdurre (nel Concordato del '29 non c'era) l'Insegnamento della religione nelle scuole dell'Infanzia. •Bisogna sospendere l'esecuzione della scelta — ci ha detto Aureliana Alberici, responsabile scuola del pei — perché tutti hanno riconosciuto che bisogna riprendere la discussione, e vedere che cosa vuole dire In realtà applicare l'Intesa e II Concordato. Ritengo la ridiscussione un passo obbligato. Il Concordato non si applica, se non ci sono le condizioni per farlo*. Ma non sembra facile. La religione nelle «materne» l'ha portata 11 Concordato e, come sottolinea Giancarlo Tesini, responsabile dell'ufficio scuola della de, «non può essere un atto unilaterale, ci, vuole un coinvolgimento della volontà dell'altra parte: E l'altra parte ha già mandato segnali di scarsa disponibilità; all'interno della Chiesa, fa sapere in maniera discreta la Segreteria di Stato, 11 nuovo Concordato è criticato da de¬ stra, «se riapriamo la discussione si scatena chissà che!: Dietro lo schermo delle dichiarazioni ufficiali perù c'è, da parte di tutti, il riconoscimento che 11 problema esiste. e si parla di un'intesa di massima fra i partiti della maggioranza, ma anche con il pel, per trovare una via d'uscita a una situazione creata anche dal desiderio di regolamentare all'eccesso. Martedì al Senato può accadere di tutto: pure che vengano rimessi in discussione Concordato e Intesa. Ma, al momento, l'ipotesi più probabile per uscire dall'impasse 6 quella ricordata dal ministro per i rapporti col Parlamento Oscar Mammi (pri): •<A gennaio, alla Camera, approvammo una mozione In cut si chiedeva al ministro della Pubblica Istruzione di riferire al Parlamento sul risultati del primo anno di vita delle "nuove norme". Oli eventuali inconvenienti potranno essere discussi anche con la "controparte" ecclesiastica, facendo ricorso a un codicillo degli accordi StatoChiesa, per concordare modi fiche e aggiustamenti. E nel frattempo? Nessuno per ora è in gradò di dare una risposta precisa: si attende II disegno di legge governativo sull'ora dt religione, che deve essere presentato entro il 30 aprile, Un ritardo potrebbe far saltare tutto il meccanismo tecnico di applicazione delle nuove norme'- Marco Tosati!

Persone citate: Aureliana Alberici, Falcucci, Giancarlo Tesini, Oscar Mammi

Luoghi citati: Roma