L'impegno sociale della donna di ieri
L'impegno sociale della donna di ieri L'impegno sociale della donna di ieri Al Teatro Nuovo continua il convegno sulla presenza femminile nell'antichità - Dopo l'epoca greca e quella romana, il dibattito analizza l'avvento del cristianesimo - I paralleli con la realtà odierna Il convegno nazionale promosso dall'Associazione Italiana di cultura classica su •La donna nel mondo antico» ha attirato anche Ieri, al Teatro Nuovo, una folla di studenti e Insegnanti. La prima giornata, che si era tenuta nella Insufficiente sala del San Paolo, aveva affrontato la tematica della donna nel mondo greco con relazioni dei professori Giamplera Arrigoni (Statale di Milano, «Le donne nel mondo antico»), Enzo Degan! (Università di Bologna), «La donna nella lirica greca»), Diego Lanza (Università di Pavia), «La donna nella tragedia greca» e Silvia Cam pese (Università di Pavia), «La dònna e i filosofi'). Ieri è stata la volta della sezione latina con interventi dei professori Paolo Fedeli (Università di Bari), 'Donna e amore nella poesia di Catullo», Giovanni D'Anna (Università di Roma), «Le figure femminili in Virgilio e Orazio», Giovanna Garbarlno (Università di Torino), 'Properzio e la "domina": l'amore come dipendenza») e della scrittrice Lidia Storoni Maz¬ zolai^ («Una donna tra mondo antico e Medioevo: Galla Placidia»). Oggi, la giornata sarà dedicata alla sezione cristianogiuridica con relazioni del biblista Rinaldo Fabris («La donna nel Nuovo Testamento»), dei professori Umberto Mattioli (Università di Bologna), 'La donna nel pensiero patristico», Claudio Moreschini (Università di Pisa), •La donna nella poesia cristiana» e Fausto Goria (Università di Torino), .Aspetti della condizione giuridica della donna romana». Un convegno,, che, come dimostra la grande affluenza di pubblico, ha toccato temi di notevole interesse. Se un parallelo con la condizione femminile odierna sarebbe arbitrario e deviante rispetto alle finalità dei promotori, è invece possibile cogliere l'invito della professoressa Arrigoni (cui è toccato il compito di introdurre il convegno) a studiare la storia delle donne e degli uomini in parallelo e non per i soli aspetti letterari, ma tenendo conto delle realtà sociali, politiche, culturali e giuridiche del tempo. Già nell'antichità, le donne delle classi sociali non subalterne erano le più libere o comunque le meno impedite nel loro sviluppo umano con alcuni esempi di collocazioni femminili in posizioni di reale potere politico-economico. L'immagine stessa delle donne di ieri continua '(in questo il convegno trova una sua attualità) a essere tramandata nella cultura contemporanea (si pensi agli aspetti della moralità, della libertà e della natura come dato biologico) mentre sarebbe opportuno non continuare a utilizzare stereotipi di in terpretazione storica, ma ampliare 11 campo di ricerca e di studio.
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