Scandalo petroli, ai partiti una tangente di 420 milioni

Scandalo petroli, ai partiti una tangente di 420 milioni Scandalo petroli, ai partiti una tangente di 420 milioni Freato invita il tribunale a cercare in Svizzera le tracce del conto di Moro TORINO — .MI hanno messo a confronto con tutti, perfino con le donne di servizio, perché non con il presidente dell'Aglp Pileri?». La battuta di Bruno Musselli, lanciata Ieri al processo per lo scandalo del petroli, dà 11 via ad un nuovo racconto di corruzione: un'altra tangente di un miliardo e 200 milioni pagata nel '73 al presidente dell'Aglp, Angelo Plleri, che aveva fatto ottenere a Musselli una grossa fornitura di gasolio. Parte di quella tangente, 420 milioni, sarebbe finita al segretari amlnlstrativi di de psl e psdi. Secondo l'ipotesi dell'accusa, quel denaro sarebbe servito a finanziare la nomina del generale Giudice a comandante della Guardia di Finanza, incarico che ricopri dal '74 al '78. Presidente Aragona: «£' vero che quei 420 milioni sarebbero serviti per favorire l'ascesa di Giudice?*. Musselli: «Della nomina di Giudice non so nulla, non ho speso una parola per lui, né mi fu chiesto un intervento*. Pres. Aragona: «JE quei soldi, allora?* Musselli: «i4 quell'epoca il prezzo del greggio stava andando alle stelle e trovare gasolio da autotrazione era come avere l'araba fenice. Su sollecitazione dell'amico Gissi (altro petroliere imputato, ndr) mi rivolsi al presidente dell'Aglp, Angelo Plleri, dicendogli che avevo bisogno di una grossa fornitura. Pileri mi disse che se ero disposto a pagare la "differenza prezzo", l'affare si poteva combinare». Pres. Aragona: »Cosa intende per differenza prezzo?» Musselli: « L'assegnazione delle 90 mila tonnellate era un grosso piacere: oltre alla fattura ufficiale io dovevo corrispondere un tot sottobanco in nero. E così fu. L'Agip fornì la partita alla mia azienda, la "Bitumali" e io la rifatturai alla "Slplar" di Gissi, caricando per l'intermediazione una lira per chilo, 90 milioni. Gissi rivendette il gasolio, lucrandoci molto di più e corrispondendo una tangente di 12 lire ilchilo». Pres. Aragona: 'Come venne consegnata la tangente?». Musselli: *Gissi era ricoverato in ospedale e incaricò l'avvocato Formato, che fran turno i 420 milioni in assegni di 10 milioni ciascuno, firmati con il nome di fantasia Antonio Rossini. La prima volta ricordo che consegnai a Roma assegni per quella cifra al direttore finanziario dell'Aglp, altre due volte, sempre a Roma, le somme le versai io personalmente a Pileri in contanti». Del miliardo e 200 milioni versato all'Aglp, 420 sarebbero finiti nelle casse di de, psi e psdi. Non si sa che fine ab¬ bia fatto il resto della tangente. Il giudice istruttore Vaudano sta conducendo un'inchiesta sull'episodio. Il mandato di Plleri all'Aglp è scaduto alla fine dell'83. Per sei mesi è stato consigliere per le strategie energetiche di Franco Revigllo, nell'84 è stato nominato amministratore delegato della «Tamoil», la società del petroliere libanese Tamraz, con sede in piazza Bossi 3 a Milano, che recentemente ha ceduto il pacchetto di maggioranza a un gruppo Ubico. L'udienza ha fatto registrare un duro scontro tra Musselli e l'ingegner Enrico Ferlito, funzionario dell'Utif (Ufficio tecnico imposta di fabbricazione) di Torino, detenuto. Ha detto Ferlito: «Lo sapevano tutti che la "Sipca' di Musselli era superprotetta, che dietro c'era l'on. Moro. Si diceva che godesse anche della protezione del ministro dell'Industria, per la facilità con cui otteneva le licenze». Musselli: 'Ferlito l'ho visto un palo di volte, figuriamoci se gli andavo a dire cose del genere. Signor presidente, voglio protestare per le condizioni carcerarie. Hanno tirato giù una saracinesca e io vivo al buio, non so se piove o se c'è il sole». Uno del suoi difensori, l'aw. Lamanna di Milano, protesta e 11 pubblico ministero De Cresclenzo replica: .Sono accaduti fatti nuovi e sono state disposte particolari misure di sicurezza per Musselli». Di più 11 pm non ha voluto dire: secondo voci che non hanno trovato conferma ufficiale, la sorveglianza, ultimamente, si era allentata. Pare che in un controllo a sorpresa il petroliere sia stato sorpreso a giocare a carte con un finanziere. Prima che parlasse Musselli, era stato portato a termine l'interrogatorio ài Sereno Freato, l'ex consigliere politico di Aldo Moro, il quale ha negato qualsiasi sua interferenza per le nomine del generale Giudice e del funzionario De Nile. Freato, inoltre, ha chiesto al tribunale di effettuare altre indagini presso le banche svizzere per trovare traccia del conto politico di 200 milioni della segreteria Moro e intestato a suo nome, chiuso nel '76. Ha firmato una autorizzazione con la quale libera dal segreto i banchieri svizzeri invitandoli a fornire tutte le informazioni in loro possesso. «Quei sol di — ha ripetuto Freato erano puliti. Musselli fu solo incaricato di estinguerlo. Mente quando dice che erano frutto di una tangente». Il processo continua oggi con l'interrogatorio di Musselli. Claudio Cerasuolc

Luoghi citati: Gissi, Milano, Roma, Svizzera, Torino