Meno diplomatici di Tripoli e con «movimenti limitati» di Alberto Rapisarda

Meno diplomatici di Tripoli e con «movimenti limitati» In vigore a giorni in Italia le misure decise nella Cee Meno diplomatici di Tripoli e con «movimenti limitati» Dovrebbero passare da 48 a 32 e non potranno allontanarsi oltre i 40 chilometri da Roma ROMA — Da domani o venerdì 1 diplomatici Ubici dell'ambasciata di Roma non potranno più muoversi a loro piacimento nel nostro Paese. Da sabato o, più probabilmente dall'inizio della prossima settimana, sarà ridotto il numero dei diplomatici di Oheddafi, che attualmente sono 40 a Roma e otto ripartiti tra i consolati di Milano e Palermo. Ci vorrà un po' più di tempo per censire il numero degli impiegati occupati in rappresentanze non diplomatiche, come uffici commerciali, compagnie aeree, uffici di organi di stampa. A 24 ore dal vertice dei ministri degli Esteri della Cee a Lussemburgo, contro il terrorismo, il governo italiano sta lavorando per attuare le misure diplomatiche approvate. Queste sono dirette soprattutto contro la Libia. Dato il carattere dei provvedimenti, è il ministero degli Esteri che se ne sta occupando. Ci sono compiti che spettano anche al ministero dell'In' terno, ma gli addetti fanno sapere che aspettano direttive chiare dagli Esteri e dalla presidenza del Consiglio. Si vuole sapere, in pratica, quale tipo di decisione politica sarà adottata, ovvero quanto dure e rigide dovranno essere le misure da applicare. Per la limitazione della libertà di movimento dovrebbe essere quasi tutto pronto. I diplomatici libici potrebbero circolare liberamente solo entro un cerchio che, fissando il centro al Campidoglio, potrebbe avere 40 chilometri ' di raggio. In pratica i diplomatici di Oheddafi potrebbe' ro raggiungere senza speciali autorizzazioni l'aeroporto di Fiumicino, la costa laziale, i Colli Albani. La misura è di fatto una risposta alle limitazioni che le autorità libiche hanno imposto ai nostri diplomatici a Tripoli dall'inizio dell'anno. Gli Esteri stanno concordando col ministero degli Interni come.controllare che i diplomatici non • sconfinino-. Oli stessi limiti valgono per i rappresentanti consolari di Milano e Paler mo. Più laboriosa è la gestazione del prowedimenòo più delicato, quello che dovrà limitare 11 numero dei diplomatiAila Farnesina stanno esaminando tutte le implicazioni delle varie scelte possibili, ma la decisione finale la dovrà pendere lo stesso ministro Andreotti. Prima di sabato certamente non se ne farà nulla, perché Andreotti rientrerà a Roma dalla Germania Federale venerdì sera. Il dato di partenza è che i diplomatici Ubici in Italia sono 48 a fronte di 32 diplomatici italiani in Libia. C'è già una eccedenza di 16 Ubici. Ma, se si analizza bene U numero degli italiani, l'eccedenza potrebbe essere anche superiore. I nostri diplomatici effettivi in Libia sono in realtà otto: quattro, compreso l'ambasciatore Reitano. all'ambasciata di Tripoli, gli al¬ tri quattro nei consolati di Tripoli e Bengasi. Il gruppo dei restanti 24 è formato dal personale (archivisti, segretarie, cancellieri, uscieri) che è stato munito di passaporto diplomatico per ragioni di sicurezza. Il ministero potrebbe o ridurre il numero di questi 24 in modo da chiedere una ulteriore riduzione dei Ubici in Italia, o ritirare il passaporto diplomatico a chi in realtà non è diplomatico. Quest'ultima soluzione sembra però più difficile, perché i sindacati del personale deUa Farnesina potrebbero fare difficoltà. Ma l'aria che tira alla Farnesina non sembra quella di tagli drastici. Alla fine 1 diplomatici Ubici in Italia potrebbero essere ridotti al massimo di una decina e non ci sarebbe quindi bisogno di cambiar nulla tra i nostri a Trìpoli. La scelta è certamente delicata perché, ancora una volta, c'è il problema della protezione dei nostri connazionali in Libia. Secondo le ultime stime questi sono oggi 3300 ma, si fa notare, l'ambasciata italiana si deve occupare anche dei 4500 inglesi che non hanno rappresentanza diplomatica. La maggiore rigidità nella concessione dei visti al libici sarà decisa dopo la riunione dei ministri degU Interni della Cee convocata per oggi all'Aia. Ma l'Italia dovrebbe prima riuscire a capire quanti sono i cittadini Ubici effet tlvamente presenti nel nostro Paese. Al ministero degli Interni ne risultavano circa 4000 all'inizio dell'anno, ma nessuno sa quanti siano i clandestini. Alberto Rapisarda

Persone citate: Albani, Andreotti, Reitano