Tar annulla l'aumento del telefono le tariffe tornano al livello dell'85

Tar annulla l'aumento del telefono le tariffe tornano al livello dell'85 La decisione del tribunale del Lazio è valida in tutta Italia Tar annulla l'aumento del telefono le tariffe tornano al livello dell'85 ROMA — Da ieri le tariffe telefoniche sono tornate in tutta Italia ai livelli dello scorso anno. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha «congelato» con effetto immediato gli aumenti decisi del Consiglio dei ministri il 27 dicembre 'SS ed approvati dalla giunta del Cip (Comitato interministeriale prezzi). A seguito della clamorosa decisione, emessa in via d'urgenza, la Slp ha impartito alla propria struttura le istruzioni per adeguarsi alle disposizioni del Tar. Di conseguenza dalla mezzanotte scorsa è stata effettuata la lettura dei contatori per conteggiare gli scatti in base alle vecchie tariffe. Resta comunque Invariato a 200 lire il prezzo del gettoni. Deve essere invece ancora risolto il problema delle bollette del primo bimestre '86 e quelle del secondo bimestre, relative ai mesi di marzo-a¬ prile '86, che sono In fase di consegna Il .Coordinamento dei comitati per la difesa degli utenti e consumatori» e la «Associazione utenti del telefono», assistite dagli avvocati Carlo Rienzi, Gioia Vaccari e Giuseppe Lo Mastro, i quali hanno impugnato il decreto presidenziale numero 793 del 1985 che autorizzava gli aumenti delle tariffe telefoniche, ritengono che gli utenti potrebbero chiedere alla Sip il rimborso di quanto è stato pagato in più dall'inizio di quest'anno e rifiutare il pagamento del secondo bimestre ricalcolando la bolletta in base alle vecchie tariffe o attendere che la società telefonica ne riemetta di nuove. Di parere diametralmente opposto è invece la Sip, secondo cui non è dovuto per ora alcun rimborso. L'eventuale conguaglio a favore de gli utenti sarà effettuato solo quando gli aumenti fossero ritenuti illegittimi con sentenza definitiva. Anche le bollette in arrivo devono essere pagate perché — sempre secondo la società telefonica del gruppo Stet — la sospensiva del Tar è un provvedimento cautelare che è entrato in vigore solo ieri, mentre le bollette del secondo bimestre '86 si riferiscono a consumi già avvenuti I giudici della terza sezione del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, presieduta da Gennaro Ferrari, avrebbero «congelato» le nuove tariffe ritenendo illegittima la procedura per il varo degli aumenti perché non preceduta da un'istruttoria tecnica della Commissione centrale prezzi. Secondo i legali della Sip, invece tali aumenti di circa il 4 per cento rispetto alle vecchie tariffe erano da considerarsi pienamente legittimi essendo contenuti al di sotto del tasso annuo di svalutazione della lira. La società telefonica ha già presentato ricorso in via d'urgenza al Consiglio di Stato per far bloccare gli effetti della decisione del Tar. Se entro un paio di settimane l'appello sarà accolto riacquisteranno automaticamente validità gli aumenti fino alla decisione definitiva sulla complessa controversia. In ogni caso, infatti, il Tar si dovrà poi pronunciare nel merito del ricorso delle due associazioni di utenti e il suo verdetto potrà essere impugnato al Consiglio di Stato. In proposito va ricordato che il 6 ottobre '80 il Tar del Lazio cancellò gli aumenti delle tariffe telefoniche dimezzando il prezzo del gettone, che scese da 100 lire a 50 lire. Ma il Consiglio di Stato «congelòpoi gli effetti di tale sentenza- Pierluigi Franz

Persone citate: Carlo Rienzi, Gennaro Ferrari, Gioia Vaccari, Giuseppe Lo Mastro, Pierluigi Franz

Luoghi citati: Italia, Lazio, Roma