Nomine, equo canone, condono riparte la verifica nel governo

Nomine, equo canone, condono riparte la verifica nel governo Forse già da domani il nuovo confronto della maggioranza Nomine, equo canone, condono riparte la verifica nel governo Canuti forse alto commissario per il lavoro ROMA — Riparte la verifica politica, interrottasi bruscamente martedì scorso in seguito alla drammatica crisi nel Mediterraneo. In settimana, probabilmente già domani, i leaders della maggioranza torneranno a Palazzo Chigi da Craxl per riprendere le fila del confronto, a partire dalle questioni economiche: la strategia per il rilancio e per sfruttare al meglio 1 benefici derivanti dal duplice calo del dollaro e del prezzo del petrolio; le nomine nei grandi enti pubblici e in molte banche; il problema della casa; il dramma della disoccupazione. C'è molto da fare e ci sono gravi ritardi da recuperare. Ma la favorevole congiuntura internazionale smussa i toni dello scontro all'interno della coalizione sui temi aperti delle nomine, Rai in particolare, e della casa. La verifica rischia però di arenarsi proprio su questi due punti caldi. La presidenza del Consiglio è in questi giorni impegnata nella faticosa ricerca di un compromesso. La convocazione "ufficiale del nuovo vertice, attesa da un momento all'altro, potrà forse costituire il segnale di un avvicinamento. Nomine — E' la questione più spinosa. La lista dei rinnovi è molto lunga e, quando si tratta di potere reale, le contrapposizioni sono più violente, visto che c'è da accontentare richieste e aspirazioni di cinque partiti. E' la prima volta che tante sca denze si accavallano: le pre sidenze della Rai, dell'Ir!, del l'Eni, dell'Enel, della potente Cassa di Risparmio Lombarda (Cariplo), del Banco di Napoli, del Credito Industriale Sardo, di un centinaio di Casse di risparmio locali. La questione Rai, che si trascina da mesi tra risse e rinunce, sarà comunque al primo punto dell'ordine del giorno del prossimo vertice. Dopo la clamorosa rinuncia di Pierre Carniti.-si-stanno-profilando due ca^irijriat^jjr^ alternative sempre di provenienza socialista. E' di nuovo in corsa Enrico Manca, responsabile dell'ufficio economico del psi, che sarebbe ben accetto anche ai democristiani e soprattutto ai comunisti. Ma proprio questi appoggi rischiano di «bruciare» Manca a favore di Massimo Pini, consigliere di amministrazio¬ ne della Rai, e, si dice, più vicino al presidente del Consiglio. Per Camiti, ci sarebbe un nuovo incarico in vista, quello di «alto commissario» per l'occupazione, un organismo nuovo di zecca per coordinare tutti gli interventi sul mercato del lavoro. Camiti, ex segretario della Cisl, sem¬ bra l'uomo adatto per la carica, ma il problema è che questa «super autorità» per l'occupazione sembra proprio in rotta di collisione con le competenze e i poteri del ministro del Lavoro. Non sarà dunque semplice la costituzione del nuovo organismo. Sicuramente passerà molto tempo. Casa — Equo canone e condono sono sempre in alto mare. La coalizione non trova un minimo di intesa. Cosi, la riforma dell'equo canone resta al palo e la votazione sul decreto per il condono è rinviata a fine mese, con il serio rischio di una nuova decadenza del provvedimento. Interessi di settore e di categorie acuiscono i contrasti e allontano la soluzione del problema. Un tira e molla pericoloso che potrebbe portare allo scoperto gravi tensioni sociali. Inflazione — Le buone notizie per il governo vengono da questo fronte, un tempo il più debole. La corsa dei prezzi ha subito un brusco arresto, al punto che lo stesso Governatore della Banca d'Italia, Ciampi, di solito prudente, si è spinto a dichiarare che l'inflazione a «quota zero» non è più una chimera. A fine anno si potrebbe scendere sotto il 5 per cento. e. p. Pierre Camiti, possibile alto commissario per l'occupazione

Persone citate: Canuti, Ciampi, Enrico Manca, Massimo Pini, Pierre Carniti

Luoghi citati: Roma