Tre saggi indagheranno sui conti del Banco Napoli

Tre saggi indagheranno sui conti del Banco Napoli L'istituto ha aperto un'inchiesta intema Tre saggi indagheranno sui conti del Banco Napoli I dirigenti vogliono scoprire i meccanismi che hanno reso possibile lo scandalo - Arrestato direttore di filiale a Foggia NAPOLI — Tre «saggi» aiuteranno il Banco di Napoli a ritrovare la trasparenza: il comitato esecutivo dell'istituto di credito ha affidato pochi giorni fa a tre esperti «esterni» il compito di affiancare, In veste di consulenti, l'ufficio legale. Loro compito sarà di ricostruire tutto il movimento dei crediti concessi dal vice direttore generale Di Somma, di accertare eventuali nuove responsabilità, e soprattutto individuare — attraverso l'esame di 98 conti sospetti — i meccanismi che hanno reso possibile lo scandalo. Il compito, fra i più delicati, è stato affidato ad uno dei più noti penalisti italiani, l'avvocato Adolfo Gatti, all'ex giudice costituzionale Giovanni Cassandre esperto in diritto pubblico, ed a Natalino Irti, docente di diritto commerciale. Alcuni mesi fa, un'indagine interna fatta compiere dal Banco sul conto del vice direttore Di Somma si era conclusa con un nulla di fatto. L'apporto dei tre consulenti adesso dovrebbe consentire di svolgere accertamenti più efficaci: se dovessero emergere nuove responsabilità di carattere penale, queste saranno segnalate alla magistratura. La notizia è giunta quasi contemporaneamente a quella dell'arresto di un altro dirigente dell'istituto, avvenuto l'altra sera. L'ottavo mandato di cattura dell'indagine ha colpito Giuseppe Lezzi, 55 anni, dall'84 direttore della filiale di Foggia dell'istituto. Le accuse sono di associazione per delinquere, corruzione, concussione, ed appaiono direttamente collegate ai finanziamenti concessi a Vittorio Delle Donne, proprietario dell'Italconserve ed esposto nei confronti del Banco per quasi 19 miliardi. Delle Donne, come quasi tut- ti gli altri arrestati, ha ottenuto nei giorni scorsi gli arresti domiciliari: in carcere, al momento, resta solo Antonio Bifolco, il più giovane dei due imprenditori di Pagani già coinvolti in Indagini sulla camorra. Attraverso gli interrogatori, 11 giudice istruttore Roberti ed il pm Mancuso hanno messo a fuoco una serie di elementi nuovi sul meccanismo dei -miliardi facili». Nel caso della filiale di Foggia del Banco, le proposte partivano dal direttore di sede, venivano approvate a Napoli, e infine nuovamente amministrate a Foggia: Il mandato di cattura sembra dimostrare da parte di Giuseppe Lezzi responsabilità dirette nella gestione «politica» di quei finanziamenti. Nei giorni scorsi, dinanzi ai giudici napoletani sono sfilati anche diversi testimoni di rilievo. Il primo è stato Rinaldo Ossola, già ministro del Commercio con l'estero e poi presidente del Banco di Napoli, n suo racconto — che i giudici definiscono «un contributo prezioso» — ha riguardato le operazioni finanziarie del Banco nel periodo precedente alla nomina dell'attuale direttore generale, Ferdinando Ventrlglla. Altre testimonianze sono state quella dello stesso Ventriglla (che già aveva deposto nella prima fase dell'Istruttoria), del direttore della Banca d'Italia a Napoli, Castiglione, e degli altri due vice direttori generali del Banco, Franco Serpieri ed Arturo Giorgio. Nei prossimi giorni i magistrati decideranno anche se e quando convocare come testi 1 quattro uomini politici cui più di un imputato, nei verbali d'interrogatorio, fa riferimento. Si tratta di tre parlamentari e di un consigliere regionale, che in qualche modo, con le loro pressioni, avrebberoivrèso possibili i. ,11,- '' nanàamenti illeciti. ' £bn039S Si EZi

Luoghi citati: Foggia, Napoli