Gaymon, drammatico ko a Sanremo

Gaymon, drammatico ko a Sanremo BOXE Alla 9a ripresa il titolo dei massimi-leggeri resta a Murphy Gaymon, drammatico ko a Sanremo DAL NOSTRO INVIATO SANREMO — Lo sceriffo Lee Roy Murphy stavolta non ha avuto bisogno di rialzarsi prima dell'avversario. E'stato lui a mettere k.o., sema discussione, lo sfidante Dorcey Gaymon pur avendo rischiato anche in questa occasione seriamente di perdere il suo titolo. Quando alla nona ripresa un terribile ga\ del empierne Gaymon riverso sulle corde, Murphy era in netto svantaggio di punti. Gaymon, infatti, una specie di »watusso», alto 1,95 e secco come un chiodo che, nello sguardo torvo e nell'espressione del viso (a parte il colore della pelle), ricordava molto Ivan Drago, il coprotagonista di Rocky IV nella fase iniziale del match era riuscito con il suo interminabile jab sinistro a tenere costante¬ mente in rispetto il campione del mondo. Murphy cercava di accorciare le distanze per scaricare i suoi colpi addosso all'esile tronco del rivale, ma i lunghi pugni del 'Watusso» lo tenevano in rispetto martoriandogli il volto di colpi. Quando sembrava che ormai Murphy, per quanto sempre vivace e trovare il bandolo della matassa, un varco nella guardia di Gaymon gli ha consentito di rovesciare clamorosamente le sorti del match: un gran gancio sinistro ha mandato Gaymon riverso sulle corde, completamente suonato. Forse in quel momento l'arbitro, l'italo-americano Santarpia, avrebbe potuto addirittura interrompere il match tanto era parso eindente a tutti che questo era il colpo decisivo. L'arbitro invece ha lasciato proseguire la lotta e Murphy ha incalzato impietosamente Gaymon e, con un uno-due, implacabile, lo ha spedito quasi fuori dalle corde. Al momento dell'interruzione del match i cartellini dei giudici erano i seguenti: per l'italiano' Cavalieri Murphy n vantaggio di un punto Ì-Wl<>ver lo statmttéifse' Glienna la situazione era in perfetta parità (77 a 77), in netto vantaggio invece per Gaymon l'altro giudice americano, il signor Green (78 a 73). L'ex campione d'Italia dei massimi Angelo Rottoli, che ha lasciato la cintura tricolore per puntare a traguardi più ambiziosi, ha intanto superato brillantemente il primo di una serie di collaudi Gianni Pignata Professionisti - Pesi mediomassimi: Galvano (Colonia Agostino) kg 77,400 batte Kassongo (Zaire) kg 77 ai punti in sei riprese. Pesi mediomassimi: Crociani (Colonia Gresta) kg 80,500 batte Lazarus (Gran Bretagna) kg 79,800 ai punti in otto riprese. Pesi massimi: Angelo Rottoli (Colonia Gatti, Genova) kg 87,800 batte Narciso Maldonado (Portorico) kg 87,400 ai ^^t^lni«Wft*ipr#sa.u? Pesi medi: De Marco (itaIla) kg 73,100 batte Martorili a (Francia) kg 73 ai punti in otto riprese. Pesi mediomassiroi: Collins (Gran Bretagna) kg 80,200 batte Davis (Uganda) kg 79,400 per k.o. alla terza ripresa. Campionato del. mondo, massimi leggeri, Ibf, Lee Boy Murphy (Chicago), detentore, kg 85,900 batte Dorcey Gaymon (Phlladelphia) sfidante, kg 85,700 per k.o. al 2'31" della nona ripresa. •

Luoghi citati: Chicago, Francia, Genova, Gran Bretagna, Italia, Sanremo, Zaire