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Conti vuol piotare Eriksson è incerto Conti vuol piotare Eriksson è incerto ROMA — La Roma allo sprint finale. I giallorossi giocheranno all'Olimpico per tentare di battere il Lecce che consentirebbe alla squadra di Eriksson di eguagliare, nel campionato a 16 squadre, la marcia record del Torino campione d'Italia il quale al termine della stagione 75-76, conquistò 29 punti su 30. Eriksson, forse più per scaramanzia che per convinzione, ha continuato a tenere sulla corda i giocatori che tuttavia sembra che non abbiano bisogno di essere caricati. «Sulla carta è più difficile la partita della Juventus che affronta un Milan che rischia il posto in Europa — ha detto lo svedese — però 11 campionato italiano può riservare sempre sorprese. C'è il rischio che la sua squadra affronti l'impegno poco concentrata. «Non credo che questo avverrà — ha risposto sicuro Eriksson — sarebbe pericoloso scendere in campo con l'idea di aver già vinto in anticipo. Dovremo correre e lavorare duro per 90 minuti». Pensa che Bruno Conti possa reggere l'intero incontro con pochi allenamenti nelle gambe? «Il giocatore sta bene, ha recuperato, però potrebbe accusare la fatica — ha risposto il tecnico — Conti figura tra 1 convocati». Le titubanze di Eriksson hanno lasciato capire che il giocatore andrà in panchina con probabilità di essere utilizzato nell'ultima parte della gara. •Ci terrei a giocare tutta la partita — ha detto da parte sua Conti — sono sicuro di farcela. Ma forse l'entusiasmo mi impedisce una valutazione obiettiva. Sono fermo dal 2 marzo. Sarò contento ugualmente se potrò disputare uno spezzone di partita. Voglio salutare 11 pubblico dell'Olimpico che è stato il dodicesimo uomo in campo». Il Lecce, contro ogni previsione, giocherà in uno stadio esaurito in ogni ordine di posti. Al posto di Pascetti squalificato, ha parlato l'allenatore in seconda Neri: «Ci si presentano due grandi occasioni — ha detto il tecnico — contro Roma e Juventus, per dimostrare che non slamo una squadra di brocchi». Mario Bianchini