Moore: «007 addio, passo alla tragedia»

Moore: «007 addio., passo alla tragedia» Incontro con l'attore a Montecatini per la «Serata d'onore» di Baudo Moore: «007 addio., passo alla tragedia» MONTECATINI — Ancora fascinoso, ancora abbronzato, ancora aitante, soprattutto ancora molto popolare presso 1 ragazzini che gli fanno ressa intorno per ottenerne l'autografo, Roger Moore arriva a Montecatini ospite di 'Serata d'onore* di Pippo Baudo.. E' la prima volta nella sua lunga carriera che non gli si chiede di interpretare il ruolo del divo ma quelle del genitore del divo: sua figlia Deborah, 22 anni, fascinosa, abbronzata e aitante come lui, ha infatti appena debuttato nel cinema in un ruolo da protagonista. Ed è per lanciare questo *Lìon heart*, ovvero Cuore di leone, un film prodotto da Coppola e girato metà in Portogallo e metà in Ungheria dal regista Franklin Schaffner, lo stesso del «Generale Patton*, che Roger Moore dagli Stati Uniti, dove era andato per passare le vacanze di Pasqua, ha fatto sosta a Firenze prima di tornarsene definitivamente a casa sua in Svizzera. Famoso interprete di film seriali, da un mitico *Ivanhoe* ancora in bianco e nero ad un Ironico 'Attenti a quei due* deve però il suo sconfinato successo all'agente 007, portato sugli schermi per dieci anni. Dei tanti che ci hanno provato Moore infatti è il solo attore ad aver saputo far dimenticare al pubblico la forza seduttlva e il sorriso sornione di Sean Connery. Ma anche lui, ormai, con 007 sostiene di aver chiuso per sempre. «C'è voluta tutta la mia ironia per sopportare così a lungo un personaggio tanto ripetitivo come questo agente segreto*, dice sorridendo. «Adesso basta, non ho più né l'età né la voglia: sono arrivato all'addio definitivo*. Roger Moore è un uomo colto e distaccato: *Leggo moltissimi libri per dimenticare la pessima qualità di scrittura dei copioni che mi vengono proposti*. E' grande amico di artisti e di intellettuali: «Invidio molto chi possiede il dono della creatività perché un buon attore, per quanto si sforzi di dare il meglio di sé, retta sempre un interprete*. Roger Moore. che in questo momento non sta girando nessun film, afferma però di stare benissimo senza lavorare. Come fa mister Moore per non annoiar¬ si? «Vado in barca, grioco a tennis, faccio lunghe sciate: la vita all'aria aperta mi piace più del set*. Al cinema non va mai' «Ci vado il meno possibile: se voglio vedere un film frequento le proiezioni private oppure lo guardo a casa mia in videocassetta*. Ci sono dei film che le piacciono di più? *Tutti quelli dove non recito io*. Qual è il regista italiano con il quale potrebbe girare un buon film? 'Considerate le mie capacità espressive, credo che il migliore sarebbe Zeffirelli*. Ne avete mai parlato? «Per il momento no, anche perché adesso sto dietro a due progetti. Uno è una storia drammatica, dovrebbe essere addirittura una tragedia: ma siccome è un genere difficile per il mercato attuale, non posso dirle neanche una parola. Avere in mano un soggetto, oggi, è come avere in mano una pistola con un colpo in canna. L'altro è una storia brillante, un film di produzione americana che dovrei girare esattamente la prossima primavera attraverso l'intera Europa. E questo è l'aspetto viù affascinante della faccenda*. si. ro.

Luoghi citati: Europa, Firenze, Montecatini, Portogallo, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria