Alto Adige, oltranzismo fuori moda di Giuliano Marchesini

Alto Adige, oltranzismo fuori modo L'attentato di Postai accolto con indifferenza dalla maggioranza della popolazione Alto Adige, oltranzismo fuori modo Secondo Andreottì, però, c'è qualcuno che vuol creare confusione - «Per togliere pretesti bisogna concludere la vertenza sullo statuto di autonomia» - Degradati e sospesi dal Corpo i due Schiitzen che contestarono Magnago DAL NOSTRO INVIATO BOLZANO — Clima pesante in Alto Adige, dopo l'attentato di Postai. La bomba che ha devastato l'ufficio postale del piccolo paese presso Merano, poche ore prima che passasse il Presidente Cossiga, potrebbe avere l'effetto di rimandare indietro nel tempo la provincia di Bolzano. Il ministro degli Esteri, Andreotti, comunque, trova conforto nella reazione degli altoatesini. Andreotti, che s'è trattenuto a Merano per il Convegno di studi ciceroniani, ha detto: .Mi sembra che questo attentato sia stato accolto con molta indifferema dalla popolazione locale. Certo, c'è l'interesse da parte di qualcuno a creare confusione. Bisogna dunque arrivare presto alla conclusione della vertenza; per togliere pretasti. I testi di accordo sono pronti: credo che non ci voglia ancora molto tempo per renderli esecutivi.. il ministro, secondo il quale la decisione potrà «contentare al SO per cento, come tutte le cose che devono essere frutto di un equilibrio e di una mediazione., ha parlato an¬ che dell'Austria, partner dei sudtirolesi nella questione altoatesina, alla quale la Sudtiroler Volkspartei ha chiesto di recente un intervento per sbloccare la situazione in provincia di Bolzano, per quanto riguarda le ultime norme di attuazione dello statuto di autonomia. «/ nostri rapporti con l'Austria — ha sottolineato Andreotti — sono ottimi. E in questo momento abbiamo contatti per una collaborazione sempre più stretta.. Ma in Alto Adige le tensioni non si smorzano. Nel mezzo della bufera c'è di nuovo Silvius Magnago, ancora scosso dalla rumorosa contestazione di un gruppo di Schutzen al congresso della Volkspartei. Il leader della Svp è diventato «bersaglio» dell'estremismo sudtirolese, dopo tanti anni spesi nell'opera di costruzione del «pacchetto» per l'autonomia, nella conduzione di una politica di moderata rivendicazione. Per la prima volta, Magnago ha conosciuto l'umiliazione di una dimostrazione di violenza contro la sua perso¬ na, accompagnata da quell'insulto tracciato sul muro dell'ufficio postale preso d'assalto. DI elementi per l'identificazione degli autori dell'attentato, finora non ce ne sono. Ma non è difficile immaginare la provenienza di quel dinamitardi: il gruppo, ristretto ma sempre insidioso, di portatori di un nazionalismo che accanitamente prospetta l'autodeterminazione del sudtirolesi come unica soluzione dei problemi dell'Alto Adige. Se queste ventate che soffiano dall'estrema destra allarmano la grande maggioranza degli aderenti alla Volkspartei, naturalmente seminano inquietudini anche negli altoatesini di lingua italiana. Cresce il timore che certe spinte creino qui e la altre occasioni di attacco a quella pacifica convivenza che si sta affannosamente ricercando in provincia di Bolzano. .Pare che vivere qui sia sempre più difficile., commenta un italiano che risiede in Alto Adige da molto tempo. .Eppure — aggiunge — una soluzione si dovrà trova' re.. Ma impensieriscono scritte come quella apparsa l'altro ieri in un paese del Meranese: •Walsche weg., •italiani via., il commissario del governo di Bolzano, Mario Urzli non ritiene comunque che l'attentato di Postai sia stato compiuto esclusivamente in previsione del passaggio di Cossiga. .Tanto più — dice — che non era noto il percorso che il capo dello Stato avrebbe compiuto.. Nell'Alto Adige scosso da questa ripresa di violenza, 1 controlli sono intensi « Misure — precisa il commissario del governo — sono in atto già da prima che scoppiasse quell'ordigno: si tratta di una normale prevenzione a largo raggio, che impegna tutte le forze dell'ordine.. Di fronte ai rinnovati attacchi dell'oltranzismo sudtirolese, c'è anche la barriera formata dalle prese di posizione di tanta gente, del rappresentanti politici. Il senatore bolzanino Andrea Mascagni, comunista, ha rivolto un'Interpellanza al presidente del Consiglio Craxi, osservando che .questi atti gravis¬ simi si inquadrano in un contesto di preoccupante deterioramento della situazione in Alto Adige, che vede tra l'altro il riemergere di pericolose attivazioni di marca neofascista.. E la giunta comunale di Postai, composta da svp, pei e psi, condanna .il vile attentato e le vergognose scritte provocatorie, ravvisando in ciò un ulteriore tentativo di voler a tutti i costi, sul piano della violenza, perpetuare un clima di divisione e di ostilità, ripudiato dalla popolazione.. Intanto, s'è conclusa come si prevedeva la vicenda degli Schtttzen che contestarono Magnago: 11 direttivo della lega degli Schutzen ha degradato e sospeso per cinque anni Peter Piock, comandante la compagnia di Merano, degradato e sospeso per tre armi Wolfràm Klotz, capo dei «tiratori» di Walten in Val Passlria. Forse questa decisione crea altri turbamenti in seno alla «milizia» sudtirolese. Ma 11 direttivo non aveva altra scelta che quella di mettere in disparte 1 protagonisti di pericolose provocazioni. Giuliano Marchesini