Due ore di duri scontri a Roma tra studenti autonomi e missini
Due ore di duri scontri a Roma tra studenti autonomi e missini Ieri mattina all'università «La Sapienza»: 25 fermi, 8 arresti Due ore di duri scontri a Roma tra studenti autonomi e missini Per separare i due gruppi la polizia è stata costretta a far uso di lacrimogeni ed a sparare alcuni colpi in aria - Molte le auto danneggiate - Sequestrati bastoni e spranghe di ferro DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Due ore di scontri, ieri mattina, tra studenti di destra e autonomi nei pressi dell'Università «La Sapienza». Venticinque giovani sono stati fermati: per otto di loro, tutti dell'area di Autonomia, il fermo è stato tramutato nel pomerìggio in arresto e sono stati accompagnati a Regina Coell. Le accuse sono di radunata sediziosa, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di armi improprie. Numerose auto in sosta, sia nelle strade adiacenti la citta universitaria, sia all'interno del policlinico «Umberto I», dove un gruppo di studenti aveva cercato di rifugiarsi per sfuggire agli agenti, sono rimaste danneggiate. I candelotti lacrimogeni lanciati dalla polizia intervenuta per sedare 1 tafferugli e alcuni colpi di arma da fuoco sparati in aria da alcuni agenti a scopo intimidatorio hanno riportato i pochi romani rimasti in città per il week-end indietro di qualche anno. Oli incidenti hanno avuto inizio quando il corteo degli universitari aderenti a «Pare Fronte», l'organizzazione studentesca del msi, stava raggiungendo l'università dopo avere sfilato per le strade della città. Da piazza Santa Maria Maggiore, verso le 10 del mattino, erano partiti in 1500. Alla manifestazione, autorizzata sia dalla Questura sia dal preside di Economia e Commercio, che aveva concesso loro un'aula in cui riunirsi, prendevano parte anche gli universitari missini del Fuan. Scopo del raduno, una manifestazione sulla sicurezza in Europa all'insegna dello slogan .Né con Gheddafi, né con Reagan*. Nei pressi dell'università, però, proprio all'altezza della facoltà di Biologia dove erano in asserel¬ blea, il corteo è stato «attaccato» da un gruppo di autonomi, circa quattrocento, di cui alcuni, secondo le testimonianze dei poliziotti, armati di spranghe e bastoni. I giovani missini hanno risposto alla provocazione e gli scontri sono stati violentissimi. Le poche camionette della «Celere» che seguivano il corteo sono prontamente intervenute lanciando l'allarme alla centrale operativa. Nonostante i rinforzi ci sono volute però quasi due ore per far tornare la calma nella zona. Alla fine, i giovani di «Fare Fronte» e del Fuan hanno tenuto la loro assemblea sulla situazione '■ internazionale. mlilVApaètdccscBud\ C manifestando consensi per la linea adottata dal governo italiano di equidistanza dall'intervento americano e dalV .espansionismo sovietico.. Anche gli autonomi hanno portato fino alla fine la loro assemblea. Il sospetto degli inquirenti è che. avendo saputo del corteo missino, annunciato sin dai giorni scorsi, gli autonomi che non avevano chiesto alcun permesso di manifestare si siano spontaneamente concentrati nella facoltà di Biologia per mettere In atto un'azione di disturbo. La decisione del preside della facoltà di Economia e \ Conimer#»> di concedere tur" acstmuF•lpd««snm«csz aula a «Fare Fronte» è stata criticata dalla Fgci romana, secondo la quale ciò «fax contribuito a determinare un clima di tensione nella città universitaria'. In serata, il Fuan ha rilevato che, ora, •nessuno può più contestare la riconquista di spasi fisici e politici del Fuan nell'ateneo di Roma: Gli studenti di «Fare Fronte* affermano che «una provocazione di uno sparuto gruppo di autonomi non ha impedito lo svolgimento dell'assemblea'. «Onda rossa», la radio già vicina all'area autonoma, ha stigmatizzato la manifestazione di «Fare Fronte» affermando che essa aveva •contenuti provocatorio. oma. Un momento dei tafferugli tra studenti di destra e autonomi in viale dell'Università (Ansa)
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