Ha vinto il rigore, tregua alla Federcalcio di Mario BianchiniGiorgio Viglino

Ha vinto 81 rigore, tregua alla Federcalcio SORDI LLO Il presidente resta al suo posto, la verifica si farà dopo i mondiali in Messico Ha vinto 81 rigore, tregua alla Federcalcio Accolto Tinvito del presidente del Coni Carrara di affrontare i problemi reali del settore - Coinvolto anche Campana: i giocatori devono guadagnare di meno - Ingaggi e acquisti non devono superare il limite del settanta per cento degli incassi di ogni club - Una riunione durata dodici ore ROMA — Dodici ore di riunione, in due sedi, prima in Federcalcio e poi al Coni, per arrivare ad una tregua nella guerra spietata che le componenti del calcio si fanno ormai da oltre un anno. L'invito (o l'imposizione?), rivolto da Carrara lunedi scorso, ha ottenuto però qualcosa di più di una semplice sospensione delle ostilità: adesso si affrontano i problemi contingenti (in ordine d'importanza: calcio-scommesse, finanziamento da parte del governo, mondiali del Messico) poi In luglio si rimettono in discussione i problemi di fondo che si riducono poi a uno soltanto, la corretta e totale applicazione della legge 91 sul professionismo nello sport. CONI — n documento finale partorito dalla interminabile riunione del C.F. consta di venti righe esatte, nelle quali si richiamano i problemi prioritari di cui sopra. Queste le conclusioni:' «Su tale programma i membri del Consiglio federale hanno chiesto ed ottenuto dal presidente del Coni, dott. Franco Carraro, piena adesione ed assicurazione di un concreto apporto operativo, anche con la partecipazione alle riunioni consiliari». Il distacco voluto da Carraro con le dimissioni dal COL dei «mondiali 90». quella distinzione di ruoli tra federazione e Coni, ribadita ancora ieri sera, viene meno nei fatti. Sordillo resta presidente ma soltanto sotto la tutela diretta di Carraro, che di fatto diventa un «commissario mascherato». « La federazione accoglie il mio invito all'unità — ria detto Carraro un po' imbarazzato —, mi chiede di dare un aiuto in una situazione di emergenza, è mio dovere darlo: VINCENTI... — La politica del rigore è stata perseguita più intensamente dal consiglio federale che dalla presidenza nel suo insieme. La contrapposizione di fondo è stata tra 1 due organi, e dalla semplice enunciazione del luglio '85, quando i consiglieri erano stati accolti a lavorare, adesso le commissioni da essi formate sono chiamate a decidere. Vince il C.F. probabilmente a lungo termine, riappropriandosi delle proprie funzioni e imponendo a tutti di rispettarle. Sordillo è riuscito ancora una volta a resistere. Qualcuno ha voluto vedere nello scoppio dello scandalo sul calcio-scommesse, un tempismo fin troppo utile per essere casuale. Fatto è che «..di fronte all'emergenza abbiamo saputo fare fronte comune: ...E NO — Cestani, presidente della Lega di Firenze, esce battuto su tutta la linea. Le sue società sono le più dissestate e non hanno potere contrattuale reale. La sua candidatura a commissario straordinario (e perché no a presidente per un biennio) non è stata proprio presa in considerazione. Il calcioscommesse infine dovrebbe risultare più devastante per le serie minori Matarrese ha dovuto cedere da una posizione di intransigenza, ma conserva in realtà ancora intatta la sua forza che del resto gli deriva dall'organizzare i campionati che interessano il pubblico (e il Totocalcio). «Forse ho occupato uno spazio non mio — diceva in autocritica — interessandomi a compiti che erano esclusivamente federali. Ci sono cinque società in liquidazione, ma solo tre sono mie: una è il Milan che ha già risolto i problemi, un'altra sta mettendo tutto a posto (n.d.r. dovrebbe essere il Napoli che ha regolarizzato la posizione Irpef), l'ultima è la Lazio e li forse ci stanno prendendo in giro. Va bene la liquidazione, non mi lamento, ma accuso: un anno fa io dissi che senza i controlli si sarebbe finiti a questo punto e i controlli non furono fatti. I CALCIATORI — Dalla difesa Matarrese passa presto all'attacco. «72 sindacato calciatori si è lamentato spesso, ancora la settimana scorsa, di non essere coinvolto nelle decisioni del mondo del calcio. Adesso lo faremo». Poi staccando di poco i due concetti il presidente della Lega di Milano ha continuato: «/I tetto degli ingaggi ai calciatori all'AIC non è mai piaciuto, ma non piace nemmeno a noi. Troppo facile evadere mettendo una quota in nero. Invece applichiamo semplice¬ mente le norma che impongono alle società di non spendere più del 70% dei loro incassi lordi negli investimenti, una cifra enorme. Finora sono stati considerati investimenti soltanto gli acquisti di giocatori, invece sono da considerare tali gli ingaggi dei nuovi arrivati, ma anche quelli de- gli atleti già in forza. Allora anche il 70% enorme comincia ad apparire più consono. Questo vuol dire che la campagna trasferimenti sarà ridotta all'osso, o anche che caleranno gli ingaggi reali che rendono le spese di gestione delle società non pareggiabili da alcun incasso. Noi siamo pronti a trattare anche sulla riduzione dei parametri di risarcimento alle società, ma i calciatori debbono sapere che l'altra norma viene applicata da subito. Del resto Campana così orgoglioso di aver difeso gli azzurri nel premio "mundiaV' saprà convincere la propria base della necessità del sacrificio: LE SCADENZE — Martedì entra pubblicamente in funzione la commissione federale che cercherà di rendere accettabile per le forze politiche 11 piano di risanamento, bruscamente respinto dal ministro Lagorio. 'Sono semplici integrazioni» ha sostenuto Matarrese, ma Zotta, presidente del settore tecnico e padre putativo della legge 91, scuoteva la testa come a dire che il piano è tutto da costruire. Riunione quindi con Matarrese, un rappresentante della Lega di Firenze, Pierre presidente del settore giovanile, e Zotta appunto. Il piano che inserirà la clausola del 70% pieno verrà poi presentato a Campana giovedì senza opzioni: va accettato cosi com'è. Lunedi 28 11 consiglio federale darà al piano stesso 11 crisma dell'ufficialità (ma deve passare la versione Zotta altrimenti si rompe di nuovo), in modo da presentarlo 11 giorno appresso a Lagorio. Il 30 è prevista l'audizione alla Commissione Interni della Camera, con Lagorio e il suo collega al dicastero delle Finanze, Visentin!. Se 11 governo darà 1 quattrini richiesti forse molti problemi politicofederali si risolveranno, ma in caso contrario terrà la tregua fino a luglio? Mario Bianchini Giorgio Viglino nFa Il presidente Sordillo

Luoghi citati: Campana, Carrara, Lazio, Messico, Milano, Roma