Va in onda la filosofia. Sorpresa: è divertente di Ugo Buzzolan

Va in onda la filosofia. Sorpresa: è divertente Stasera su Raitre prima puntata de «La clessidra», programma condotto da Gianni Vattimo Va in onda la filosofia. Sorpresa: è divertente Dieci appuntamenti di mezz'ora in cui viene discusso un tema specifico - Nella prima trasmissione colloquio con Remo Bodei su «La storia senza senso» Si chiude una settimana tv anomala: sul teleschermo sono passate terrificanti immagini di guerra e in questo contesto di tensione è stata d'autorità soppressa la rubrica Spot che stava per offrire agli spettatori uno scoop mondiale. Mentre invio ogni solidarietà a Enzo Biagi che ha contribuito negli ultimi due anni ad alzare il non eccelso livello dell'informazione Rai, e mentre è facile osservare che la tv pubblica non ha bisogno di darsi rovinose mazzate simili sui piedi, rilevo che la settimana anomala si conclude in modo anomalo parlando di filosofia: stasera su Raitre con La clessidra di Gianni Vattimo, programma a cura di Sergio Valzania, regista Sergio Ariotti. Filosofia sul video? Sì, perché? Non c'è fortunatamente un limite agli argomenti in tv. La filosofia mancava, ed è giusto che ci sia. Non è per tutti, si obbietterà. Forse che sono per tutti il varietà di Bando, lo show della Goggi, il quiz di Bongiorno? Quanti sono gli spettatori che li rifiutano inorriditi? Dunque non sono per tutti. Ergo, ben venga la filosofia. Sono dieci puntate di mezz'ora in cui Gianni Vattimo — docente di filosofia teoretica, eminente personalità del mondo del pensiero (citato persino da Quelli della notte// autore di studi su Nietzsche e Heidegger e, particolare non trascurabile, effervescente conduttore, anni fa, di una trasmissione culturale per giovani — enuncia in mezzo minuto, un , tema,e,Jo^ discute con illustri colleghi: nell'ordine Remo Bodei C«La storia senza senso»/ Emanuele Severino Mn cammino verso 11 nulla»/ Massimo Cacciari ^«Perché non possiamo non dirci cristiani»/ Francesco Barone («il falso della scienza»/ Mario Perniola ('Arte e illusione»/ C/audio Magris.. ./«L'inverosimile leg-. gerezza dell'essere»/ Vittorio Mathieu («Giustizia fra morale e politica»/ Carlo Sini (•Le parole e le cose»/ Pier Aldo Rovatti («Soggetto addio»/ Italo Mancini («La ragione contro il senso»/ I due interlocutori hanno a disposizione'cinque clessidre di due minuti e mezzo: discesa la sabbia, devono cedere la pa¬ rola all'avversario. Ma la filosofia ci perde ad essere ^divulgata'? Esplicita la risposta di Vattimo: è un'obbiezione fondata su un'erronea, secondo lui, concezione della filosofia come scienza specialistica; la filosofia — egli dice — non è un sapere rigoroso che indaghi un certo territorio raggiun- gendo risultati accertati (e magari utilizzabili tecnologicamente), essa è trattazione dialogica di «problemi di tutti». Il programma, realizzato nella sede di Torino, si presenta con aspetto invitante. Spiritosa sigla, bella musica del '700 e una scenografia chiara e allegra, con sfondo, azzurro e bizzarri oggetti e sagome di gatti che pendono dal soffitto: in mezzo un tavolo, e sul. tavolo un'enorme clessidra. I dibattiti, ovviamente, hanno un linguaggio filosofico, ma non sono cattedratici, non sono impenetrabili, il pubblico, ove abitui la mente e l'orecchio, ne resterà coinvolto e affascinato come davanti allo spettacolo di un duello condotto sui crinali più alti dell'intelligenza e della ragione. Ed è chiaro che, sotto sotto, Vattimo ha ripreso l'antico gusto dell'Uomo di tv-: disserta gravemente con i colleghi, ma appena può, eccolo piazzare un tocco di amabile ironia. Coraggio, accostiamoci senza timori all'agone filosofico: di certo scopriremo in ogni puntata «problemi di tutti», e sarà per tutti, sicuramente, un benefico massaggio cerebrale. Ugo Buzzolan

Luoghi citati: Torino