La Corte dei conti: il governo non vuole controlli sui decreti

La Corte dei conti: il governo non vuole controlli sui decreti Protesta contro la legge che riduce le sue competenze La Corte dei conti: il governo non vuole controlli sui decreti I magistrati dell'istituto ritarderanno le udienze per fare modificare il provvedimento ROMA — I giudici della Corte dei conti minacciano di scendere sul piede di guerra per protestare contro la limitazione dei compiti di controllo e l'amputazione delle proprie competenze che il Parlamento sta attuando. Lunedi pomeriggio si riunirà l'associazione dei magistrati della Corte per concertare le eventuali azioni di lotta. Con ogni probabilità dovrebbe essere attuata una singolare forma di contestazione: l'inizio delle udienze del supremo organo contabile dovrebbe slittare di un paio d'ore per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su ciò che sta accadendo e consentire ai presidenti, consiglieri e referendari della Corte di partecipare ad un'assemblea generale in cui saranno discussi i più scot tanti problemi. Molti sono i nodi da sciogliere. Eccone in sintesi un quadro: 1) 11 controllo sui de creti-legge e sui decreti dele¬ gati; 2) la nomina del nuovo presidente della Corte dei conti; 3) la tutela dell'ambiente; 4) il controllo delle gestioni lei Comuni e delle Usi; 5) la riforma della Corte dei conti. Controllo sui decreti-legge e sui decreti delegati. I giudici della Corte dei conti hanno apertamente contestato il disegno di legge di riforma della Presidenza del Consiglio approvato l'altro ieri alla Camera. Sotto accusa è in particolare l'articolo 17 del provvedimento che sopprime il controllo preventivo dell'istituto sui decreti-legge e sui decreti delegati. Tale norma violerebbe l'articolo 100 della Costituzione, secondo cui «la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugU atti del governo». I giudici conta bili ritengono che questa di sposizione della Carta repubblicana comprenda tutti gli atti dell'esecutivo, e non solo quelli a contenuto ammini¬ strativo. Per di più l'esame della Corte dei conti sui decretilegge e sui decreti delegati non ha mai comportato ritardi, cosicché sarebbe pretestuoso sostenere che l'abolizione del controllo renderebbe più celere l'entrata in vigore degli atti governativi. Nomina del nuovo presidente della Corte dei conti. Da due settimane è vacante la carica di presidente della Corte. Spetta al governo nominare il successore di Silvio Pirrami Traversar! I giudici contabili temono che l'esecutivo proceda ad una scelta esterna all'istituto. Ciò contrasterebbe proprio con il progetto governativo di riforma della Corte dei conti. Tutela dell'ambiente. La commissione Affari costituzionali del Senato ha deciso che la Corte dei conti non sarà più competente a giudicare gli amministratori pubblici per ottenere il pagamento a favore dell'Erario in con¬ seguenza di danni causati all'ambiente. Anche questa iniziativa parlamentare è stata criticata perché la Corte dei conti aveva giudicato i pubblici funzionari responsabili dell'inquinamento del ' Mar Tirreno con i «fanghi rossi» di Scarlino, dell'inquinamento del lago di Nemi e dello scempio del Parco d'Abruzzo. Gestioni Comuni e Usi. In Parlamento è stata presentata una proposta di legge per sottrarre alla Corte dei conti l'esame dei bilanci consuntivi dei Comuni e quindi anche delle Unità sanitarie locali. Viceversa decine e decine di pubblici amministratori di enti locali e delle Usi erano stati sinora condannati dalla Corte dei conti a risarcire i danni. Riforma della Corte del conti. E' praticamente fermo in Parlamento il disegno di legge presentato dieci mesi fa dal governo per riformare in modo organico l'istituto. p.fr.

Persone citate: Silvio Pirrami

Luoghi citati: Abruzzo, Roma, Scarlino