Anna Bonomi preferisce non rispondere sul crack Ambrosiano

Dall'anno accademico 1988-89 i Consigli indicheranno il tetto per le matricole Anna Bonomi preferisce non rispondere sul crack Ambrosiano MILANO — E' durato pochi minuti l'interrogatorio di Anna Bonomi Bolchinl da parte del giudici istruttori Antonio Pizzi e Renato Bricchetti, che si occupano del crack del vecchio Banco Ambrosiano. Anna Bonomi, 75 anni, nome di spicco nel mondo finanziario milanese, ieri poco prima delle 10, si è presenta ta ai giudici accompagnata dagli avvocati Federico Stella e Cesare Zaccone. Ha dichiarato di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. I difensori non hanno voluto spiegare i motivi di questo atteggiamento, ma sembra di capire che, cosi facendo, si sia voluto evitare possibili incriminazioni per reati valutari. Anna Bonomi nei giorni scorsi era stata raggiunta da una comunicazione giudiziaria in cui si ipotizza il reato di concorso in bancarotta fraudolenta del vecchio Ambro siano. Al centro delle indagini, un telex datato 9 febbraio 1982 di Roberto Calvi, con qui venivano trasferiti 14 milioni di dollari dirottati su banche svizzere dal Banco Ambrosiano Overseas di Nassau. Due di questi milioni di dollari vennero ritrovati su un conto che risulterebbe essere appartenuto alla signora Bonomi, nella banca svizzera di depositi è gestione. Alla Bonomi i magistrati sono arrivati dopo aver ottenuto dalle autorità svizzere l'assistenza giudiziaria richiesta e di conseguenza la possibilità di prendere visione dei documenti bancari relativi all'operazione finanziaria effettuata da Calvi nell'92. , , - Nella vicenda sono colnvol ti anche Flavio Carboni, faccendiere amico di Calvi, e Maurizio Mazzotta, braccio destro di Francesco Pazienj za,

Luoghi citati: Milano, Nassau