Strage sventata su Londra di Paolo Patruno

Strage sventata su Londra Un Jumbo israeliano doveva esplodere nel cielo della capitale Strage sventata su Londra A Heathrow un agente della «El Al» scopre in una valìgia 4,5 chili di esplosivo - Fermata una irlandese di 32 anni, incinta, forse ignara di tutto - H bagaglio, una valigia con doppio fondo, le era stato consegnato dal suo amico arabo, che è fuggito - Tempestosa seduta ai Comuni - In allarme la base di Akrotiri a Cipro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — I primi segnali della vendetta del terrorismo contro l'Inghilterra, «compJ.ce di Reagan- nel bombardamento di Tripoli e Bengasi, hanno sferzato 11 Paese, piombato in un clima da incubo ieri mattina alla notizia che a Beirut sono stati scoperti 1 cadaveri dei tre cittadini britannici rapiti nelle scorse settimane dagli estremisti islamici e «giustizatl» per rappresaglia, che un altro inglese, un giornalista televisivo, è stato sequestrato da un commando, che la residenza dell'ambasciatore John Oray è stata bombardata con razzi. Trascorse poche ore, l'Incubo si è trasferito dal Libano alle porte di casa: una donna è stata bloccata all'aeroporto di Hea throw mentre stava per introdurre su un Jumbo della «El Al. in partenza per Tel Aviv un bagaglio a mano con doppìofondo contenente un ordigno al plastico. A bordo dell'aereo c'erano 370 passeggeri (numerosi provenivano dagli Stati Uniti): sarebbe stata una strage ben più grave di quella del jet della «Twa. sulla Grecia se, come sostiene la polizia, l'ordigno, 4,5 chili di esplosivo, fosse esploso mentre l'aereo sorvolava Londra: questa al' meno pare fosse la sua programmazione. La donna, una irlandese bionda di 32 anni, incinta, è stata scoperta grazie alla bravura e alla meticolosità dei controlli compiuti dai servizi di sicurezza della compagnia israeliana (11 bagaglio era già passato al controllo elettronico). Secondo la polizia, la donna aveva un -com plice., un uomo dai tratti arabi, che si è dato alla fuga appena ha visto la sua com¬ pagna, destinata a morte sicura in caso di esplosione, bloccata e scoperta dagli agenti. Subito è scattato l'allarme generale e lo scalo numero uno dell'aeroporto di Heathrow (adibito normalmente ai voli Interni e esterni della ■British Airways* e della .El Al» per motivi di sicurezza) è stato sgomberato: c'erano centinaia di persone in attesa di partire. Mentre gli artificièri cominciavano il loro lavoro per disinnescare l'ordigno al plastico contenuto nel bagaglio della viaggiatrice, la polizia ha avviato una massiccia caccia all'uomo per bloccare anche il secondo membro del •commando». Ma le ricerche non hanno dato alcun esito e, dopo alcune ore, lo scalo è stato riaperto e il «Jumbo» israeliano è potuto decollare, dopo un'ulteriore perquisizione da parte della polizia alutata dai cani addestrati alla scoperta di sostanze esplosive. In serata, Scotland Yard ha identificato l'uomo ricercato come Nezar Hlndawl, 35 anni. La donna, di cui non è stata ancora rivelata l'identità, sarebbe stata la sua amica, ignara di trasportare una bomba nel bagaglio a mano affidatale dal compagno. Con questa brillante operazione, lo scalo di Heathrow si è confermato come uno del più attrezzati e dei più sicuri del mondo nella lotta antiterroristica. Nell'aeroporto londinese si sono registrati infatti due soli attentati: uno nel "74, tre feriti, per un'autobomba parcheggiata nell'apposito settore; il secondo nell'aprile dell'84 per lo scoppio di un ordigno, nascosto In un bagaglio depositato, che aveva causato 22 feriti. Nell'ago sto del '78, un gruppo di terroristi arabi aveva attaccato sulla strada che conduce dall'aeroporto a Londra il pulmino nel quale si trovava l'equipaggio di un aereo israeliano. Nella sparatoria erano rimasti uccisi una hostess e un terrorista. Nel pomeriggio, in una clima reso incandescente dalle notizie della strage di Beirut e dal fallito attentato a Heathrow, i rappresentanti del governo hanno dovuto subire ai Comuni le aspre critiche dell'opposizione. Il portavoce laborista Donald Anderson, alludendo ai tre connazionali trucidati in Libano, ha detto -Ecco le prime tre vittime dell'isolato, totale appoggio dato dalla Thatcher a Reagnan-. il sottosegretario agli Esteri Tim Renton ha ribattuto: «Questo è un commento da quattro soldi. Il governo |daveva preso attentamente nota della situazione di tutti gli ostaggi inglesi in Medio Oriente'. Ma la posizione del governo Thatcher è stata nuovamente messa sotto accusa anche dal leader liberale David Steel, che ha attaccato il primo ministro per aver esposto i cittadini inglesi agli attacchi terroristici». Ma che cosa può fare il governo per proteggere i suoi connazionali nel tragico crogiuolo mediorientale? La situazione potrebbe farsi insostenibile per 1 cinquemila Inglesi che ancora si trovano in Libia, malgrado la presenza nsearutiv«sml'CLdvPdp di due navi da guerra nel Ca- naie di Sicilia. E ben poco sembra poter fare Londra anche per gli inglesi di Beirut. La base britannica di Akrotiri, a Cipro, dove sono arrivati negli ultimi giorni aicuni «Hercules», è stata posta in stato di allerta; ma come dimostrano la tragica fine dell'anziano giornalista Alee Collet e del due Insegnanti Leigh Douglas e Philip Padfield e il rapimento del giovane cronista televisivo John Patrick McCarthy, a Beirut il destino degli ultimi 70 inglesi pare appeso a un esile filo. Paolo Patruno