Ordine agli americani Abbandonare il Sudan

Ordine agli americani Abbandonare il Sudan Dopo l'attentato a un dipendente dell'ambasciata Ordine agli americani Abbandonare il Sudan Sgomberano verso Nairobi i familiari dei dipendenti e il «personale non indispensabile» - Consigliata «prudenza» ai residenti Usa in Egitto KHARTUM — / /amiliari dei dipendenti dell'ambasciata degli Stati Uniti a Khartum e «alcuni membri del personale» verranno sgomberati in seguito alle minacce libiche nei confronti di •obiettivi- americani in Sudan. Lo ha annunciato ieri pomeriggio l'ambasciata di Washington a Khartum, sema indicare quando l'operazione sarebbe incominciata; più tardi, da Washington il portavoce della Casa Bianca. Speakes, ha confermato la notizia, precisando che l'esodo si inizia oggi stesso e che riguarda, oltre alle famiglie, il «personale non indispensabile», cioè circa duecento perirne. Gli americani verranno trasferiti a Nairobi con voli regolari, non militari. Alla legazione ci sono circa 200 funzionari Usa, con altrettanti familiari. Altri 700 americani vivono a Khartum, e circa duemila lavorano per varie società petrolifere e organizzazioni umanitarie nel resto del Paese. «A causa dei continui appelli alla violenza da parte di un Paese vicino contro cittadini americani a Khartum, l'ambasciata americana ha deciso di sgomberare 1 familiari dei funzionari e certo altro personale», affermava il comunicato della rappresentanza diplomatica. La Libia, il cui governo ha sollecitato attentati contro gli interessi Usa in ogni parte del mondo dopo il rald americano di lunedi notte, non viene espressamente nominata nel documento. La decisione è stata presa in seguito all'attentato di cui è rimasto vittima, la notte tra martedì e mercoledì, un dipendente non diplomatico dell'ambasciata di Washington; l'addetto alle comunicazioni William Calking, ricoverato ora in gravi condizioni in un ospedale dell'Arabia Saudita. L'uomo era stato colpito da un proiettile alla testa esploso da killer a bordo di un'auto che si era affiancata alla sua. La responsabilità dell'attentato non è stata ufficialmente attribuita a Tripoli né da Washington, né da Khartum. Le autorità americane hanno parlato genericamente di -ragioni di sicurezza: senza nominare espressamente la Libia, per giustificare Io sgombero. La dichiarazione dell'ambasciata dice che il governo di Khartum «ha fatto propria la preoccupazione degli Stati Uniti per la sicurezza .dei suol concittadini in Sudan, ed esprime i suoi ringraziamenti per quanto le autorità di Khartum fanno per proteggerli.. Sarà il secondò sgombero in sei mesi per i familiari degli statunitensi. Dopo il putsch con il quale il generale Swareddahab rovesciò il presidente Nimeiri, nell'aprile scorso, il governo sudanese si è avvicinato a quello libico, sospendendo, tra l'altro, l'applicazione del trattato di integrazione economico-politica con l'Egitto. A Washington, il Dipartimento di Stato ha consigliato ai privati americani di evitare Khartum, che in privato un funzionario ha definito un «covo di terroristi libici». Un «auviso di viaggio- in vigore fino a mercoledì scorso parlava di «condizioni pericolose» nella città, ma un documento successivo parla di «pericolo per la vita» dei cittadini americani «a causa della presenza di terroristi». Un altro avviso consiglia agli statunitensi di evitare soprattutto le regioni meridionali del Sudan, in mano ai guerriglieri di John Garang. Sempre ieri, l'ambasciata degli Stati Uniti al Cairo ha consigliato «prudenza e buon senso» ai connazionali residenti in Egitto, «per quanto non ci siano indicazioni che gli americani siano in pericolo..

Persone citate: John Garang, William Calking