L'America (ma non tutta) processa il Vecchio Mondo

L'America (ma non tutta) processa il Vecchio Mondo L'America (ma non tutta) processa il Vecchio Mondo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Sulla scia del bombardamento di Tripoli e Bengasi, un processo è in atto contro l'Europa tra gli opinion makers, coloro che fanno opinione, e tra il pubblico americani. Lo sarebbe anche alla Casa Bianca, al Dipartimento di Stato e al Pentagono se Reagan, Shultz e Welnberger non avessero dato ardine di minimizzare i contrasti con gli alleati. L'accusa alla Cee è di avere voltato le spalle agli Usa nel momento del confronto con il terXQrismo,:- cioè . quando ai -. è trattato, di agevolare 11 raid sulla Libia. Nessuno ha usato esplicitamente la .parola «tradimento»: ma George Will, un columnist conservatore che è spesso ospite del Presidente a pranzo, ha scritto ieri sulla Washington Post: «La Francia, insieme con l'Italia, è la più in vista tra gli alleati che tollerano il terrorismo per deviarlo contro gli americani-. Le accuse non sono unanimi, come unanime non è l'approvazione del gesto di forza compiuto da Reagan. Sull'operato del Presidente incominciano infatti a levarsi forti critiche. Ma numerosissimi sondaggi d'opinione dimostrano che l'America «che conta» e l'America anonima sono per il 75% a favore di Reagan e contro gli europei: dissente solo il 25%. Mai come oggi è risuonata tanto spesso la celebre denuncia di Kissinger: -Nel momento del pericolo, gli alleati non si schierano con gli Usa-. E mai come oggi si sono registrate tante richieste di ritirare le truppe americane dall'Europa. Nelle dichiarazioni dei parlamentari, il termine che ricorre con maggior frequenza a proposito del comportamento degli alleati è 'rammarico-. «Abbiamo il diritto di aspettarci che ci vengano dietro — ha affermato un altro repubblicano, Durenberg, capo delia commissione ai servizi segreti del Senato — Sono 40 anni che li difendiamo, e ci devono la ricostruzione dell'Europa-. Nessuno ha giudicato adeguati i provvedimenti diplpmatiqi t P??.si,., .lunedi scorso dalla Cee. Il senatore Edgard.,,KennecJyj ..al.fjej;e delia sinistra.democratica, ha sostenuto che «l'Italia dovrebbe scacciare tutti i libici-. Il Washington Times ha scritto che l'amministrazione repubblicana «è in preda all'ira- per la condotta europea. Sia Reagan, sia il Segretario di Stato Shultz hanno rievocato, con un palese monito, V appeasement, l'accomodamento del Vecchio Mondo al nazismo prima della guerra. Ma non sono andati oltre, e non hanno consentito commentì ai loro collaboratori. Solo l'ambasciatore all'Onu Walters si è concesso una nota di sarcasmo: 'L'Europa ha il complesso che gli americani siano ignoranti e ingenui e non ascoltino i suoi consigli — ha detto —. Io vorrei ricordarle che quando co idò il mondo, la pace du. o 21 anni. Noi, stupidi americani, l'abbiamo già fatta durare 41. Le sue riserve non mi hanno sorpreso-. Per evitare una frattura, i reaganauti manderanno nei prossimi giorni, forse già oggi, il sottosegretario di Stato Whitehead, lo stesso che si recò a Roma dopo la vicenda della Achille Lauro, al Consiglio della Nato, a Bruxelles. L'operazione ha anche fini interni: in tal modo, infatti, placherebbero il dissenso della minoranza, che potrebbe estendersi alla questione degli aiuti ai contras. Questo dissenso si è già manifestato in una presa di distanza da parte dì alcuni parlamentari. Abbiamo parlato con James Quaridt, imo dei'rriassi^' mi esperti ^americani _cte!_ Medio Oriente. «Con i bombardamenti non si risolve nulla — ha osservato — Vorrei ricordare il terrorismo algerino negli Anni Cinquanta e Sessanta. Cessò quando la Francia concluse un accordo politico, non in seguito agli attacchi sferrati dalle forze armate francesi... I ragazzi palestinesi che avevano 1314 anni quando i loro genitori furono massacrati nel campo di Sabra a Beirut oggi ne hanno 17-18 e impugnano i fucili. E' quello il problema che va risolto-. Robert Hunter, ex membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha accusato Reagan di avere «inquinato i rapporti con l'Europa, di essersi inimicato buona parte del mondo arabo, e di avere reso più difficile il dialogo con l'Urss. A breve scadenza ha segnato qualche punto, ma a media scadenza rischia di perderlo — ha detto — e io credo che per il mondo il bilancio sia negativo-, e. c.