Tra parole e silenzi l'amaro del calcio di Gian Paolo Ormezzano
Tra parole e silenzi Tamaro del calcio Tra parole e silenzi Tamaro del calcio Tamaro del calcio De Biase, i giornalisti e la conferenza stampa TORINO — Un magistrato, Corrado De Biase presidente del tribunale di Prato, ha ieri offerto autenticamente al calcio se stesso, i propri nervi, il proprio prestigio, la propria ansianità di vita, oltre che di lavoro, di fronte a decine di giornalisti inquisitori, che in pratica hanno messo sotto inchiesta il capo dell'Ufficio inchieste. E' stato uno spettacolo abbastanza eccitante quasi sempre, abbastanza penoso in qualche momento: quando si aveva l'esatta percezione, addirittura l'esatta misura, della condisione ormai maniacale in cui ci si trova un po' tutti nel mondo del pallone. Nessuna traccia di preoccupazione in noi, casomai la golosità nei riguardi di un grande boccone giornalistico, e di contro in lui un atto di fede accorato, all'inizio della conversazione, nel football, e la disperatissima voglia di difenderlo con quasi tutti i mezzi, anche con un silenzio sul quale è facile ironizzare. Un lavoro come il suo dovrebbe almeno essere ultradivertente: così lo aveva reso Rognoni, che si faceva chiamare Grande Inquisitore e si nascondeva nei portabagagli delle auto. Invece De Biase non si diverte proprio, anche perché è cambiato il giornalismo: Rognoni domava facilmente gruppi di amici, De Biase viene assalito da battaglioni di nemici o comunque di polemisti. Ieri, nela conferenza stampa di Torino, De Biase na accettato addirittu¬ o e o ra la mischia. De Biase a fine anno forse lascerà, stanchissimo, e voglioso dt vedersi qualche partita perché si, perché gli piace, senza nessun motivo a mandarlo li anziché là, e senza che qualcuno gli chieda come mai sta proprio in quella tribuna. Fra i vari misteri del calcio noi sistemiamo anche questo: come possa sempre, questo calcio, trovare gente cosi, che gratis gli regala tempo e fede e intelligensa, e pazienza se ogni tanto sbaglia o se insabbia magari a scopo curativo (non si curano cosi certi reumatismi?). Ricordiamo che De Biase presiede un Ufficio inchieste con due «»ice», l'avv. Botti e il dr. Martino, un segretario, Conte, che è colonnello, e membri tutti laureati e praticanti onoratissime e talora premiatissime professioni. Si chiamano Alessi, Arioti, Canfora, Carabba, Carrara, Caselli, Chiaravallosi, Di Giuseppe, Di Persia, D'Urso, Ferrara, Filocamo, Fino, Grechi, Grillo, Guarnotta, Guttadauro, lavecola. Lobate, Laudi, Loli-Piccolomini, Luda di Cortemilia, Magni, Maricoda, Martino (è capitano), Memmo, Miller, Narderne, Piscio tota, Porceddu, Rositani de' Nava, Rossi, Ruello, Serrao, Tagliano, Tosel, Urbisci e Viola. Vorrebbero essere di soccupati come Ufficio inchieste e invece continuano a girare l'Italia per studiare i calci veri e quelli fasulli di bipedi sovente ricchi e ribaldi. Gian Paolo Ormezzano
Luoghi citati: Cortemilia, Italia, Torino
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