De Biase: «Altri elementi per indagini mai chiuse»
De Biase: «Altri elementi per indagini mai chiuse» L'ufficio inchieste; durezza e niente prescrizioni De Biase: «Altri elementi per indagini mai chiuse» «Seguivamo da tempo molte piste, pulizia per i prossimi campionati» TORINO — «A gennaio sono stato informato dai magistrati torinesi dell'indagine in corso. Da parte mia, come responsabile dell'Ufficio inchieste della Federcalcio ho fornito gli elementi, su persone e attività, già in mio possesso. Sono tornato a Torino il 4 aprile, ed ancora stamane mi sono incontrato con il sostituto procuratore Marabotto. Lasciamo che la magistratura proceda. Come Ufficio inchieste posso dirvi che ci sono coinciderne fra nostre indagini ancora aperte, anche sulla stagione 1984-85, con i rilievi dei magistrati. Nessuno si illuda, non ci saranno prescrizioni, andremo sino in fondo come sempre, pur senza interferire, con la nostra operazione sportiva-. Questo ha detto Corrado De Biase ai giornalisti, ieri mattina nella sede piemontese della Federcalcio in via Volta. Il marcio c'è, purtroppo non lo sorprende. Un po' teso, pressato da molte domande, garbatamente contestato per far riferimento a notizie dei giornali più che a fornirne delle sue, il capo dall'inquisizione calcistica è stato tuttavia chiaro. Come uomo di sport si augura che molti destinatari delle comunicazioni giudiziarie possano dimostrare la loro estraneità agli addebiti emersi dalle intercettazioni telefoniche («Spero sia solo un temporale e non una bufera...-) ma non nega che tesserati e società siano nei guai. Alla precisa domanda «Allora avete chiuso la stagione passata con dei dubbi, senza parlare di quella in corso. A che campionato si riferivano queste perplessità?» De Biase ha risposto: «Soprattutto alla serie B-. Soprattutto, e non «solo» alla B. Bisogna cogliere anche le sfumature più significative e chiare. — Adesso con i rilievi della magistratura i dubbi dell'Ufficio inchieste diventeranno certezze? «Diciamo che avevamo due dati, ora possono diventare quattro-. — n calcio da solo non può andare sino in fondo, allora? Si può arrivare a punizioni postume, a distanza di una stagione? «E' cosi, ma ripeto non ci saranno prescrisioni. Certo, chi dovesse pagare in ritardo non compenserà chi ha avuto svantaggi, ma questa è la nostra situazione. Io non posso usare queste cose qua, se lo faccio vado io in galera-, ed ha indicato il telefono ed un registratore che gli era stato messo sotto il naso, alludendo alla impossibilità di arrivare alle intercettazioni telefoniche. — I vostri dubbi riguardavano anche la matrice delle eventuali azioni fraudolente? Pensavate al totonero o a semplici corruzioni? «Macché corruzioni, in que- p - sto caso saremmo arrivati al fondo da soli! Le pratiche sono rimaste aperte, adesso arrivano altri tasselli. Date tempo alla magistratura di andare avanti una settimana, poi continuerà la nostra inchiesta. Vi garantisco che consegneremo al computer, per i prossimi calendari, un quadro pulito della situazione-. — La magistratura adombra la possibilità di precisare reati di truffa, è una nuova strada per intervenire nelle vicende calcistiche fuori dalle vostre conclusioni? «Ci sta anche questo. Facciamo una ipotest. Una società che con astoni delittuose resta in B truffa l'escluso che in C perde gran parte della quota della Lega e dei possibili sponsor (una differenza di circa un miliardo di introi ti, ndr) e quindi il reato si configura-. De Biase ha compiuto un grosso sforzo per non entrare in particolari, ha ripetuto «Ricordate che nella mia vita fuori dal calcio sono anch'io un magistrato- per ribadire quanto conosce le competenze dell'indagine torinese, ma non ha negato, anzi, che grossi bubboni già avvertiti ora stanno per scoppiare. Soprattutto la B nel mirino, ma anche serie A e C non sono fuori dal caos. Non resta che aspettare, con l'amara certezza che questo calcio non è Pulit0 Bruno Perucca
Persone citate: Bruno Perucca, Corrado De Biase, De Biase, Marabotto
Luoghi citati: Torino
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