Anche Allodi nella bufera del calcio di Claudio GiacchinoClaudio Cerasuolo

Anche Allodi nella bufera del calcio TOTONERO Inviate 38 comunicazioni giudiziarie, numerose società (in A Bari, Napoli e Udinese) coinvolte, estranei Milan e Terraneo Anche Allodi nella bufera del calcio E' accusato di associazione a delinquere - Avrebbe avuto rapporti con gli organizzatori del gioco clandestino - Registrazioni telefoniche per 900 ore: ricorrono i nomi di 400 esponenti del football che saranno sentiti come testimoni Si parla spesso di un «piccione viaggiatore» (sarebbe Janich) - Rischiano Perugia, Pescara, Vicenza (B) e Foggia (C) TORINO — Anche Italo Allodi, consulente personale del presidente del Napoli, re dei general manager, fondatore e direttore dal '74 al 1982 dell'«università del calcio» di Coverciano da cui sono usciti quasi tutti gli allenatori italiani in attività, è coinvolto nello scandalo del totonero. Ha ricevuto comunicazione giudiziaria per associazione per delinquere: ieri pomeriggio, l'ha ritirata negli uffici della sezione antiestorsione e gioco d'azzardo della questura del capoluogo. La posizione di Allodi è uguale a quella dei direttori sportivi del Bari Franco Janich. dell'Udinese Tito Corsi, dei presidenti del Perugia Spartaco Ghini e del Vicenza Dario Maraschin e dei 33 tra calciatori e tecnici (in tutto 38 persone) che il sostituto procuratore della Repubblica di Torino Giuseppe Marabotto ha indiziato di questo reato: aver fatto parte di un'organizzazione criminale che ha violato la legge speciale. «Solo I" Stato ha il monopolio dei concorsi pronostici». Allodi. Janich, Corsi, presidenti e giocatori sono stati avvisati dalla magistratura torinese che a loro carico è stata aperta un'inchiesta perché, secondo gli inquirenti, hanno avuto rapporti con gli organizzatori del toto¬ nero finiti in carcere (nove arrestati, altri tre ricercati). L'indagine si fonda soprattutto sulle intercettazioni telefoniche: migliaia di chiamate registrate su nastro per complessive 900 ore. In molte di queste registrazioni i catturati parlano cosi tra loro degli indiziati: «Janich ha fatto i passi opportuni, il Bari pareggia, sicuro al limone-: «Allodi e Corsi hanno avuto un incontro clandestino all'hotel Royal di Napoli, siamo garantiti sul pareggio per Napoli-Udinese-; «Con Ghini nessun problema, è d'accordo, la sconfitta del Perugia va data a uno e messo-; «Di nuovo il piccione viaggiatore s'è attivato-. Il «Piccione viaggiatore- ricorre di frequente nelle conversazioni dei capi del totonero. Una svela finalmente chi si nasconde dietro il soprannome: «Il piccione, sì, cioè, il Franco, di Bari, Janich chiaro? Ha contattato quelli del...il capitano gli ha detto di non preoccuparsi, ci pensa lui a convincere altri cinque compagni di squadra-. Sin qui. gli indiziati non avrebbero avuto nulla da temere. Invece, sono invischiati nell'inchiesta perché, stando alle laconiche dichiarazioni del dottor Marabotto. nelle inter¬ cettazioni parlano anche loro. Qualcuno una sola volta, la maggior parte spesso: tutti in maniera più o meno compromettente se la procura della Repubblica ha deciso di inquisirli. Nello scandalo è coinvolto anche il terzino della Triestina Maurizio Braghin. Sono estranei invece 11 portiere del Milan Giuliano Terraneo (e di conseguenza anche la società rossonera). la mezzala dell'Udinese Antonino Criscimanni e l'arbitro di Monza Giovanni Da Pozzo. I loro nomi ricorrono, come quelli di altri 400 tra calciatori, dirigenti e tecnici, nelle intercettazioni. «Però — ha detto Marabotto — a loro carico non sono emersi fatti tali da giustificare, allo stato delle cose, l'apertura di un'indagine-. Tutti e 400 i «menzionati» nelle telefonate non hanno da preoccuparsi, almeno per il momento: saranno però sentiti come testimoni. Bari, Napoli ed Udinese in serie A: Perugia. Pescara (sotto inchiesta c'è anche il direttore sportivo Giorgio Repetto), e Vicenza in serie B: Foggia in serie C (inquisito il general manager Ernesto Bronzetti). Sono le società che potrebbero dato il coinvolgiménto di loro dirigenti o presidenti, rischiare di più davanti alla giustizia sportiva. Ha detto Marabotto: «Credo che questa vicenda avrà conseguenze traumatiche sulla geografia dei campionati di A, B, CI e C2. Lo scandalo del calcioscommesse dt sei anni fa è robetta rispetto alla vicenda sulla quale stiamo indagando. Una vicenda di dimensioni colossali, le persone arrestate avevano messo in piedi un toto clandestino ramificato in tutte le città italiane con intròiti enormi-. In pratica, un Totocalcio parallelo a quello ufficiale, molto ben organizzato, con un giro settimanale di miliardi. Una struttura complessa, labirintica, dietro a cui si profila l'ombra della malavita. Tra i catturati c'è anche Salvatore Lorusso, secondo gli inquirenti è un esponente di spicco della camorra, appartiene alla cosca dei Capitoni. Lorusso ha appreso dell'ordine di cattura in prigione: era stato arrestato a Napoli nel gennaio scorso, per traffico di droga. Oggi, s'iniziano gli interrogatori dei catturati. Poi, toccherà ad Allodi e gli altri 37 raggiunti da comunicazione giudiziaria. Poi, alle centinaia di testimoni. L'inchiesta durerà mesi. Claudio Giacchino Claudio Cerasuolo 11 capo dell'ufficio inchieste Corrado De Biase, affiancato dal collaboratore Manin Carabba durante la conferenza stampa di ieri a Torino: un gesto sconsolato di fronte al nuovo scandalo