Non è una Juve in disarmo di Franco Badolato

Non è una Juve in disarmo Non è una Juve in disarmo Trapattoni: «Tutti ormai parlano di spareggio, ma spero ancora di risolvere il discorso in anticipo» - L'importanza di Serena che domenica rientra, i problemi di Platini - Ieri qualche contestazione al tecnico TORINO — Tutto solo, Giovanni Trapattoni stava . osservando l'allenamento di Serena e Pln (giocheranno contro il Milan), quando i cronisti l'hanno raggiunto per una chiacchierata che è durata un'ora. Il tempo necessario perché i quattro gatti sugli spalti del Combi diventassero un centinaio di persone, che alla fine cercavano di diventare protagonisti della mattinata inscenando una breve contestazione nel confronti del tecnico bianconero. Qualcuno urlava: -La società doveva cacciarlo via quando ha detto in tv che 3arebbe andato all'Inter...». Trapattoni non ha resistito alla tentazione di ricordare dieci anni di successi a tifosi ••abituati troppo bene*. E' seguito un vivace battibecco che non merita però di essere riportato. La polemica era latente, s'è inspessita dopo gli ultimi risultati, potrebbe riprendere stamane quando al Combi si ripresenterà la squadra al gran completo. Ci preme invece sottolineare la pacatezza con cui Trapattoni è riuscito ieri, mattina a esaminare, sotto il fuoco di fila delle domande, la crisi della Juventus raggiunta e per molti ormai «quasi» superata dalla Roma. « Parlano di spareggio, io spero ancora di vincere all'ultima giornata, noi a Lecce, loro a Como. Do- menica a Genova siamo anche stati dominati, non dico di no, ma le occasioni, le tre palle-gol di Favero, Bonini, Laudrup, parlano di squadra viva, su un campo.dove non si vince dal 77. Non tiriamo in ballo Serena. Certo con lui avremmo potuto avere quel paio di punti in piti che oggi ci permetterebbero di dormire tranquilli. Conto di recuperare in settimana lui e quei due elementi che non sono al massimo della forma». Il Trap si riferiva a Cabrini e Platini, anche se non ha fatto nomi. Il terzino e il regista, quest'ultimo soprattutto, sono i due juventini che se la sono presa con Tacconi per la respinta sul tiro di Souness che ha permesso a Francis di colpire un palo. Per il tecnico, in campo certe reazioni fra i giocatori sono normali; considera chiuso il caso, anzi.1 spera che Tacconi capisca quanto di positivo ci sia stato proprio nella reazione verbale degli altri due compagni: «In quel momento l'avrei fatto anch'io». Ai tifosi Trapattoni si rivolge cosi: «Ho sentito dai commenti die la Juve sarebbe andata a Genova per il pari, come se non avesse più. voglia di battersi. Se loro sono rassegnati non lo siamo noi, forse c'è la delusione causata dal successo della Roma a Pisa. Ma siamo certi di conquistare altri quattro punti, vedremo se i giallorossi faranno altrettanto. C'è, questo è inconfutabile, il rammarico di aver pareggiato con il Como e perso a Firenze». A proposito del probabile spareggio che i più danno già vinto dalla Roma, Trapattoni afferma: «Sono luoghi comuni e cose die possono dire solo i non addetti ai lavori. Ricordatevi la sconfitta di Atene. In partite secche può succedere di tutto, sono fatte di circostame fortuite, particolari difficilmente quantificabili alla vigilia»., Infine le considerazioni su Michel Platini: «Potevo toglierlo a un certo punto della gara di Genova. Sicuramente sul piano dinamico Pin poteva danni qualcosa in piti, ma come si fa a rinunciare a uno come lui, tre volte capocannoniere in quattro stagioni italiane, capace di risolvere in qualsiasi momento la contesa con una punizione o un lancio smarcante? Piuttosto c'è da dire che dopo la partenza lanciata tutta la squadra, a cominciare dai più giovani, haavuto una flessione. Naturale. Nei pronostici di agosto questa squadra, lo ricordo anche ai tifosi, doveva restare nell'anonimato del quinto-sesto posto. Invece ha avuto un'annata positiva. E nulla sarebbe accaduto se avessimo avuto in campo tutti i titolari nel momento decisivo della stagione, Barcellona compreso». Franco Badolato Uno scontro fra Vierchowod e Platini nell'accesa partita di Genova