Il piano permute Comune-Università non è più attuale
Orci si deve rifare tutta Il piano permute Comune-Università non è più attuale Orci si deve rifare tutta Architettura ha respinto l'ipotesi di trasferimento ai Poveri vecchi; la Curia non cede più la chiesa di Santa Croce; il progetto per il Centro Aldo Moro «si è rivelato un'operazione demagogica» - La sede del museo di scienze naturali in ritardo per il crollo al San Giovanni - Niente uffici universitari al Palazzo degli Stemmi Salta il vecchio piano delle pennute che doveva ricavare spazi a servizio dell'Università. Consisteva nel passare al Comune edifici demaniali in cambio di strutture più adeguate alle esigenze dei vari proprietari. La filosofia del «io dò una cosa a te e tu ne dai una a me* era stata inventata dalla giunta di sinistra ma il plano (che doveva trasformarsi in legge) è rimasto lettera morta nei cassetti del ministero delle Finanze. Aveva come traguardo, nell'ottica di una Torino in espansione, la razionalizzazione della mappa delle sedi di facoltà accorpando l'indispensabile e decentrando il più possibile ma la radicale trasformazione della città nel segno opposto a quello preventivato tra il 1975 e il 1980 ha obbligato l'attuale giunta a rivedere e correggere la strategia complessiva della politica urbanistica e dell'utilizzo del territorio: maggiore attenzione per le opzioni •interne», offerte dal mercato delle aree, abbandono (o quasi) dei poli decentrati per l'insediamento del terziario Ecco dunque 11 governo cittadino alle prese con problemi emergenti da irrisolti problemi vecchi. Tra questi il non trascurabile nodo dell'edilizia universitaria divenuto attuale nel corso di un dibattito sollevato dal pei che ha chiesto conto del perché non si è insistito abbastanza con 11 plano delle permute tanto da perdere, come afferma il capogruppo comunista al Comune Domenico Carpanini, «la possibilità di accedere ai finanziamenti Fio.. Incalza l'esponente . dell'opposizione Vindigni (pel): «Forse si aspetta che qualcuno riesca a vendere un pezzo di Lingotto al di fuori di ogni programmazione?: Il riferimento (di Carpanini) riguarda un'iniziativa dell'Unione Industriale 'Che si è mossa per regalare il progetto che verrebbe affidato allo studio Al, diretto dal sen. Attilio Bastianlnt*. Un intervento da privato a privato è motivo di scandalo? il pei ne sembra convinto. Anche perché è sfumata la realizzazione sull'area adiacente Palazzo Nuovo (ex Casermone di via Verdi) del centro «Aldo Moro» varato dall'amministrazione Novelli: un insediamento polivalente nato come servizio del quartiere, modificato in parte per ospitare biblioteche dell'Università e bocciato dall'attuale giunta che vuole destinare interamente l'area a servizio delle facoltà umanistiche. 'Non neghiamo la validità della filosofia del piano ma la delibera ereditata non sta più in piedi* dice a chiare lettere l'assessore alle Opere pubbliche Porcellana. E spiega: «La facoltà di Architettura che doveva andare al Poveri Vecchi ha rinunciato, la chiesa di S. Croce che doveva ospitare aule dell'Istituto di Scienze non sarà ceduta dalla curia per questa destinazione e quindi verrà ripristinata al culto. Si è parlato tanto ma concluso nulla, perché le istituzioni interessate hanno manifestato vocazioni diverse. Il centio "Aldo Moro" si è rivelato un'operazione demagogica nel momento in cui non risolveva la fame di spazi didattici a serrilo dell'Università che e il problema più urgente da affrontare». Su vecchie ruggini insiste il capogruppo de Pizzetti: -Ricordatevi — ha detto ai comunisti — i ritardi della sistemazione del S. Giovanni vecchio: Il ci deve andare ti Museo di Scienze naturali ma, per le difficoltà Intervenute, tutto è bloccato e la facoltà di Scienze è ancora priva di sede*. Le «difficoltà sono riferite ad un crollo di cui s'è parlato e scritto poco, un crollo non vistoso come quello del Palazzo degli Stemmi ma ugualmente serio. Al Palazzo degli Stemmi di via Po secondo il vecchio piano dovevano andarci gli uffici amministrativi dell'Univer sita. Novelli pone una domanda non retorica: 'Non II volete più II, dove avete intenzione di sistemarli?: Pier Paolo Benedetto
Persone citate: Aldo Moro, Carpanini, Domenico Carpanini, Novelli, Orci, Pier Paolo Benedetto, Vindigni
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