Duecento firme per lo psichiatra

Duecento firme per lo psichiatra Duecento firme per lo psichiatra Lettera di solidarietà di medici, operatori dell'Usi 1-23 e sindacati al dott. Munizza in carcere per la vicenda del Castello di Vernone Uno psichiatra, un infermiere e un direttore di casa di riposo vengono arrestati col sospetto d'aver approfittato del loro incarico per impadronirsi dei beni di due loro assistiti. Si accerta subito che quei soldi non se li sono intascati, ma 11 hanno utilizzati per «ampliare» una comunità alloggio dell'Usi 123. Per 11 magistrato la differenza è poca: i tre avrebbero circuito due Incapaci e si sarebbero appropriati dei loro beni. Mentre il professor Carmine Munizza, l'infermiere Augusto Boccalon e Paolo Occhlena direttore del «Castello di Vernone», restano in carcere in attesa che la giustizia faccia il suo corso, 238 opera¬ a i e i o a o ao iuco ra a¬ tori (medici, infermieri, assistenti sociali, semplici dipendenti) dell'Usi 1-23, più altre decine di operatori di Università , sindacati e altre Usi della provincia firmano un appello in cui esprimono la loro solidarietà al tre arrestati. Tale -solidarietà, al di là delle vicende giudiziarie, vuole essere riconoscimento dell'assoluta integrità personale del dottor Munizza e dell'infermiere Boccalon e apprezzamento per la dedizione con cui per anni hanno destinato le loro energie e la loro competenza professionale al potenziamento del servizio pub\ blico* è scritto nel documento che estende la -solidarietà* anche a Paolo Occhlena. Secondo i firmatari -il caso umano e professionale solleva problemi di ordine più generale* e cioè •quello dell'amministrazione del denaro degli infermi*. Esiste una -contraddizione tra l'esigenza terapeutica che il paziente non sia assoggettato a provvedimenti restrittivi della sua capacità (e anzi ricavi dalla disponibilità dei suoi beni, benefici terapeutici)* e la necessità che tale capacità sia guidata «nei momenti di erisi, da medici e operatori*. Per gli autori dell'appello -il distacco* tra, 1 bisogni del pazienti e *gli angusti spazi concessi dal codice civile — ormai eeecftio di 40 anni — mettono tutti gli operatori in condizioni per cui o si forza Interpretazione di norme, o si costringono i pazienti a un'inabilità permanente*. it Si è tenuto l'altra sera Ù primo degli incontri organizzati dal Contact (Consorzio per il terziario avanzato costituito a Torino). Hanno partecipato: Borìenghi, Rei, Alberton, Prest e Salza. Il presidente del Consorzio, Artidi, ha sollecitato una piti intensa collaborazione»

Persone citate: Alberton, Carmine Munizza, Munizza, Paolo Occhlena, Prest, Rei, Salza

Luoghi citati: Torino