Scarcerato in ritardo risarcito dal governo

Scarcerato in ritardo risarcite dal governo E' la prima volta, riceverà 6 milioni Scarcerato in ritardo risarcite dal governo BOLOGNA — Per la prima volta il governo risarcirà (6 milioni) un cittadino scarcerato con un mese di ritardo rispetto alla scadenza della detenzione preventiva. L'Esecutivo si è impegnato ;. «seguire con attenzione» l'iter parlamentare del disegno di legge sul risarcimento per l'ingiusta detenzione. Protagonista della singolare vicenda è Mario Guido Naldi, 28 anni, accusato con altri sette militanti di estrema destra di apologia di associazione sovversiva a mezzo stampa, nella specie il periodico dei prigionieri politici nazionalrivoluzinnari «Quei». Il ricorso di Naldi (arrestato il 16 aprile 1981 venne posto in libertà provvisoria ili gennaio 1982, anziché il 16 dicembre dell'anno precedente) nel maggio scorso è stato considerato fondato dalla commissione europea per i diritti dell'uomo. Di conse guenza il ministro di Grazia e Giustizia Martlnazzoll ha autorizzato la definizione transativa della vicenda. Il Governo, nella persona del viceprefetto di Bologna Sergio Jovino, e Naldi, assistito dagli avvocati Marcantonio Bezicheri e Maria Rosa Patrignani, hanno stipulato l'atto di transizione alla vigilia del processo di primo grado, che comincerà a Bologna nella mattinata di domani. Sul banco degli imputati Naldi comparirà con Mario Tuti, Fabrizio Zani, Giovanna Cogolli, Edgardo Bonazzi, Sergio Latini, Angelo Izzo e Maurizio Murelli. Numerosi articoli del periodico «Quei», stampato e diffuso a Bologna fra il 1978 e la primavera dell'81, furono scritti da Mario Tuti, già condannato all'ergastolo per la strage dell'Itallcus.

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