Paura di attentati a Sigonella (nella base tremila americani)

Paura di attentati a Sigonella (nella base tremila americani) uiwjifi ,0)11*11*0, ou;! t'^ù llloq S(IiJ ,IÌ01!I7'J1W , Minàcce e falsi allarmi, tetta Javaona:'^ Paura di attentati a Sigonella (nella base tremila americani) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CATANIA — A Sigonella e Comiso, le due basi Nato della Sicilia Orientale, c'è paura di attentati. Con l'aggravarsi della crisi fra gU Stati Uniti e la Libia, più che un improbabile raid degli aerei di Tripoli si teme un'azione terroristica. Alle autorità militari di Sigonella nei giorni scorsi sono pervenute numerose minacce, probabilmente gesti di mitomani; l'ultima segnalazione, venerdì, riguardava la presenza di una bomba Inesplosa all'interno degli impianti militari. Lunga e accurata perlustrazione, prima di scoprire che si trattava di un falso allarme. Cosi sono state intensificate le misure di vigilanza all'interno dei due impianti militari e nel luoghi abitualmente frequentati da soldati Usa: alberghi, bar, nightclub e ogni altro luogo di ritrovo ritenuto potenziale bersaglio di attentati. La paura di azioni terroristiche simili a quella di una settimana fa a Berlino tiene In stato di allarme sia le autorità militari americane sia le forze dell'ordine italiane. Nella sola base di Sigonella sono in servizio oltre tremila militari statunitensi, più un certo numero di civili. In gran parte abitano nei paesini dell'Etna (Motta Sant'Anastasia, Mascalucia, Nicolosi), ma molti hanno preso in affitto villette e residence lungo il litorale catanese: da Aci Trezza a Vaccarizzo, fin quasi alle porte di Augusta. Altri trovano alloggio all'albergo Sigonella Inn, aperto circa un anno fa davanti all'ingresso della base e destinato a ospitare soprattutto militari di passaggio. I loro luoghi di ritrovo: night-club, pizzerie, fast-food dislocati lungo la Baia dei Mori, fra Catania e il paesino di Agnone, o sui fianchi dell'Etna, nei più frequentati luoghi di villeggiatura. Attorno a questi locali, controlli strettissimi. Ma le misure di sorveglianza sono a più ampio raggio. Riguardano non solo Sigonella e Comiso, ma anche il porto di Augusta, dove fino a ieri erano ormeggiate alcune navi americane. Sono stati istituiti posti di blocco lungo le strade, vengono controllati 1 numerosi ambulanti nordafricani che girano la Sicilia vendendo tap- peti e ninnoli di ogni genere, si adottano particolari misure di sicurezza a protezione degli ufficiali Usa In servizio nelle due basi, e che sono obbligati a circolare scortati e invitati a non farsi «vedere troppo in giro». Numerosi 1 controlli di persone ritenute sospette. Vengono effettuati sia attorno a Naf-2 (l'area aeroportuale, situata al margini della strada che congiunge Catania a Gela), sia attorno a Naf-1 (la parte logistica della base, situata sulla statale per Enna). Un lavoro che ha impegnato e continua a impegnare decine di carabinieri (l'Arma dispone di un distaccamento all'interno dell'installazione). Nei giorni scorai si era diffusa la voce che per dare man forte alle forze dell'ordine catanesl fosse stato inviato a Sigonslla uno speciale battaglione di carabinieri; la notizia è però stata smentita a tutti i livelli. Nino Amante

Persone citate: Nino Amante