Gheddafi non ha le armi per colpire il Sud Europa

Gheddafi non ha le armi per colpire il Sud Europa Missili con gittata insufficiente, attacco aereo troppo rischioso Gheddafi non ha le armi per colpire il Sud Europa Gheddafi minaccia di rispondere a un'azione militare americana con un attacco contro tutte le città dell'Europa meridionale. Se non altro per ragioni di vicinanza geografica, l'Italia e la Grecia appaiono gli obiettivi più probabili. Al di là delle intenzioni del leader libico, quanto queste minacce sono credibili in termini di effettive capacità militari? E' giustificato l'allarme che qualche tìtolo di giornale può aver suscitato? La Libia ha nel suo arsenale 48 missili terra-terra Scud-B e Frog-7, con una gittata rispettivamente di 300 e 70 km, insufficienti quindi per raggiungere le nostre coste. Non dispone invece di missili balistici, le uniche armi per le quali oggi non esiste difesa, in grado di colpire il territorio italiano. L'attacco potrebbe essere portato solo utilizzando i bombardieri medi di fabbricazione sovietica Tu-22 con un raggio d'azione, secondo il profilo di volo (ossia la quota che viene scelta per condurre la missione), da 1500 a 2500 km. Oppure i cacciabombardieri Mig-23 Bm, Su-20/22 e Mirage-5. Anche in questo caso il raggio d'azione può variare considerevolmente non solo se il volo viene condotto tutto a bassissima quota o parte in alta quota, ma anche sulla base del carico bellico (bombe e razzi) trasportato. Si passa cosi dai 350 ai 1000 km per il Mig-23, dai 360 ai 630 km per il Su-20/22 e dai 650 ai 1300 km per il Mirage-5. Ciò significa che, a meno di missioni suicide senza possibilità di ritorno, i velivoli libici sarebbero costretti a percorrere in quota almeno un tratto della loro rotta, e quindi si esporrebbero a essere più facilmente rilevati dai radar. D'altra parte, l'impiego degli aerei da combattimento obbliga a penetrare attraverso il sistema di difesa italiano. Certo nessun sistema è totalmente impenetrabile e la copertura della rete radar a Sud non è certo perfetta. Ma il suo recente ammodernamento con nuovi e più sofisticati apparati, la costituzione sulla base di Trapani Birgi di uno stormo dotato di caccia-intercettori F-104S, la possibilità di integrare il sistema di rilevamento con navi picchetto radar operanti al largo delle coste italiane, il possibile contributo degli aerei Awacs, l'alta velocità e quindi la rapidità di intervento degli F-104S sono tutti - elementi che forniscono nel complesso una buona capacità di difesa e buone probabilità di intercettare gli eventuali incursori. Inoltre, la limitata efficienza delle forze aeree libiche, cosi come il ridotto numero di piloti pienamente addestrati, non sembra consentire operazioni militari di ampia portata e prolungate nel tempo. E' interessante notare che durante il confronto libico-americano del marzo scorso Gheddafi non ha impiegato la sua aviazione, ma solo i suoi missili terra-aria. Infine, se l'attacco dovesse avvenire mentre ancora la Sesta Flotta opera nel Mediterraneo centrale, gli aerei libici dovrebbero filtrare anche attraverso il poderoso sistema di difesa delle portaerei ame¬ ricane prima di penetrare nelle maglie della difesa aerea italiana. Naturalmente, sono possibili altre ipotesi di azione militare da parte della Libia: per esempio, tentativi di sbarco per colpi di mano dimostrativi nelle isole minori o attacchi alle navi mercantili in transito nel Mediterraneo, impiegando i sottomarini della classe Foxtrot o le motovedette veloci missilistiche. Tuttavia, anche se più difficili da affrontare e contrastare, tali azioni non appaiono di semplice attuazione specie se, come sembra logico, verranno adottate le opportune misure di difesa. Rimane il terrorismo, impossibile da sconfiggere con le portaerei. Richiede, insième alla fermezza militare nella doppia valenza di dissuasione e difesa, l'incessante impegno della diplomazia. Si profila nel Mediterraneo una nuova grave crisi. E' giusto seriamente e concretamente occuparsene, ma senza farsi prendere dal panico. Maurizio Cremasco

Persone citate: Gheddafi, Maurizio Cremasco

Luoghi citati: Europa, Grecia, Italia, Libia