Scirea sta meglio in vantaggio di Franco Badolato

Scirea sta meglio in vantaggio Scirea sta meglio in vantaggio Preferisce scappare che inseguire - «Avrei fatto a meno del grande recupero gialìorosso, ma queste vicende sono il bello del calcio» - A Marassi per vincere TORINO — Con la maglia bianconera ha vinto sei scudetti, due Coppe Italia, più tutti i trofei internazionali: nessuno ha conquistato tanti successi. Ma Gaetano Scirea, campione del mondo anche con la nazionale, non ha ancora perso la voglia di primeggiare. Da buon capitano, domani a Marassi, prima di scendere in campo, ai suoi compagni dirà semplicemente: «Attenzione, è in ballo una stagione intera, cerchiamo di mantenere la concentrazione e non falliremo». La Juventus si gioca il campionato allo sprint, solo due mesi fa una soluzione del genere sarebbe stata impensabile. Eppure Scirea non è nuovo a queste situazioni da thrilling. Nel 1975-76 il Torino superò in tre partite la Juventus avanti di cinque lunghezze. L'anno seguente, sempre a Genova, battendo la Sampdoria, la Juve vinse lo scudetto con 51 punti davanti ai granata a quota 50 (nonostante il successo sul Genoa). Nel 1982 il titolo arrivò sempre all'ulti¬ ma giornata, vittoria bianconera con il Catanzaro, pati della Fiorentina a Cagliari. Per il capitano juventino c'è quindi una certa abitudine: «Anche se può apparire per un certo verso simile a quella della stagione 1975-76 questa situazione è diversa. Allora giocammo male tre gare. Quest'anno neppure a Firenze possiamo dire di aver disputato una brutta partita. Sarà anche affascinante questo duello con la Roma in extremis, ma non resta il rammarico dei punti perduti per strada? «Certo che egoisticamente ne avrei fatto a meno di questo tipo di soluzione — ammette Scirea — ma devo anche dire che il belio del calcio sta tutto in questa lotta tra le squadre. Tranne noi, Roma e Napoli, tutte le altre formazioni hanno viaggiato alla media di un punto a partita. La Juve ha avuto un grande avvio, la Roma ha giocato un eccezionale girone di ritorno. Ma in fondo siamo sempre noi in testa e preferisco vivere questa situazione con un punto di vantaggio che non nella posizione della Roma», Sarà la vecchia guardia a permettere ai giovani juventini (partiti con lo slancio di chi non aveva mai vinto nulla) di raccogliere sul filo di lana quanto seminato all'andata? «L'importante è mantenere alto il morale, finora ci siamo guadagnati quanto ci eravamo meritati. A Genova sarà basilare andare in campo senza condizionamenti. Dobbiamo vincere evitando di pensare che cosa'potrà fare la Roma a Pisa». Sulla carta la Sampdoria diventa però la tappa principale della Juventus in questo finale. Che cosa potrà opporre la formazione blucerchiata in cerca di rivincite alla voglia dei bianconeri di restare soli in testa? «Non credo che la Samp avrà problemi a restare in A, sicuramente potevano ottenere qualcosa in più visto il potenziale che hanno sia davanti che dietro. Ma non è l'unica delle favorite di luglio ad aver fallito in que sto campionato. Il problema è che contro di noi tutti vogliono disputare la grande gara e che Vlalli e Mancini sono super caricati dal mercoledì con l'Under 21. La loro velocità può metterci in imbarazzo». Franco Badolato

Persone citate: Gaetano Scirea, Mancini, Scirea

Luoghi citati: Cagliari, Firenze, Genova, Italia, Napoli, Pisa, Roma, Torino