Imputato conferma le protezioni dei politici per le nomine all'Utif

Imputato conferma le protezioni dei politici per le nomine all'Utif Al processo per lo scandalo petroli i retroscena del contrabbando Imputato conferma le protezioni dei politici per le nomine all'Utif Un dipendente del petroliere Buzzoni tenta di ritrattare, ma poi ammette: «Partecipai a Roma a un pranzo con un parlamentare e un prelato, si discusse della promozione del funzionario De Nile» Al processo per lo scàndalo dei petroli l'attenzione dei giudici si sposta dalle modalità del contrabbando alle protezioni politiche per la nomina dei vertici dell'Utif (Ufficio tecnico Imposta di fabbricazione), 1 funzionari dello Stato che dovevano impedire il contrabbando e che invece, assieme ai finanzieri, si lasciarono corrompere dai petrolieri. Viene interrogato Marziano Giovannelli, 60 anni, dipendente del petroliere Franco Buzzoni, un industriale che distribuì tangenti attraverso il faccendiere Primo Bolzanl (150 milioni per la nomina di Raffaele Giudice a comandante della Guardia di Finanza). Giovannelli aveva rivelato in istruttoria le manovre del funzionario Utif, Egidio De Nile, per ottenere la promozione e il trasferimento: a Milano come chiedevano Bolzanl e don Francesco Quaglia, uno del prelati coinvolti nello scandalo, oppure a Torino, come preferivano Buzzoni e altri, per proteggere la loro attività in Piemonte. Non è impresa da poco tirar fuori delle ammissioni al¬ l'imtrastcustpusctechsuesinAcivtecaredelittevrinvadealsacasefirrete l'imputato, che tenta di ritrattare ma alla fine è costretto a riconfermare le accuse dalle incalzanti contestazioni del collegio e del pubblico ministero De Crescenzo. Si attira però le proteste dei legali degli imputati, che sollevano seri dubbi sulla sua attendibilità. Il dipendente di Buzzoni esordisce con un «confermo in linea di massima*. Pres. Aragona: «E' vero el oi, a ni o o che era lei a portare le" bustarelle di Buzzoni all'aw. Angelo Vaccaro (l'ex maggiore della Finanza che faceva da ufficiale di collegamento tra petrolieri, funzionari e finanzieri, n.d.r.), 10 milioni al mese per la Guardia di Finanza e 5 per lui?». Giovannelli: «So solo che Vaccaro prese i solài, ma potevano essere la sua parcella Pres.: «Le accuse sono tsLuBfBbcacz troppo circostanziate e precise, cerchi di ricordare meglio. Lei aveva raccontato che, usciti dallo studio di Vaccaro, Buzzoni le disse: "Vaccaro in fondo mi è costato meno di Bolzani"». Giovannelli: «Non ricordo bene, chiedetelo a Buzzoni che è qui». Pres.: «Ma noi lo chiediamo a lei, non a Buzzoni E' vero che lei partecipò ad un pranzo organizzato a Roma ni gennaio del '74 da De Nile, con Bolzani, don Quaglia, Aceto. Picchionl e Lo Muto?». Pier Isidoro Aceto, 46 anni, ex assessore comunale de, Giulio Lo Muto, 45 anni, della segreteria dell'on. Colombo, e Rolando Picchioni, 50 anni, ex parlamentare de, sono accusati di corruzione per la nomina di De Nile. Giovannelli tentenna ancora, poi ammette: «E' vero, partecipai a quel pranzo». Dopo Giovannelli viene interrogato Michele Restaino, 51 anni, factotum e cognato di Buzzoni. Lunedi il processo continua con l'interrogatorio di due dirigenti della Icip di Mantova, una delle aziende coinvolte nel contrabbando, c. cer,

Luoghi citati: Mantova, Milano, Piemonte, Roma, Torino