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Deluso in amore divenne bandito Operaio lasciato dalla fidanzata Deluso in amore divenne bandito Dopo due assalti, non riuscendo a farsi arrestare, si costituì: 1 anno con la condizionale .. Lasciato dalla ragazza, depresso, disperato. Salvatore Chiarella. 26 anni, operaio, irreprensibile almeno fino ad un palo di mesi fa. non trovò di meglio che mettersi a fare rapine. «Volevo autopunirmi per il fallimento della mia storia d'amore* spiegò ai carabinieri. Ieri ha ripetuto lo stesso racconto e 1 giudici della terza sezione (pres. Maccario) sono stati comprensivi: gli hanno inflitto un anno di reclusione con i doppi benefici della condizionale e della non menzione. Una vita tranquilla, con un lavoro sicuro, Salvatore Chiarella era fidanzato da più di sei anni. Poi 11 matrimonio era andato in fumo, per l'opposizione, pare, del padre di lei. E lui ne aveva fatto un dramma. .Ramno qualcuno e mi mettono dentro, cosi la faccio finita*. Aveva quindi comprato una pistola a Porta Palazzo e il primo marzo si era presentato, a volto scoperto, in una tabaccheria di via San Massimo, non molto lontano da casa sua. Era convinto che non l'avrebbe fatta franca. «Domani mi arrestano di sicuro*. E invece niente. Ha aspanto chdunericGlunpreAdetatCaio deIEnbiare esote gli300vaco«pchIstoceandericdrmie d aspettato un paio di giorni, ancora niente. Allora è andato a rapinare un'altra tabaccherìa, in via Montebello 9, a due passi dalla sua abitazione di via Artisti 19. «Qui mi riconosceranno certamente». Gli è andata male ancora una volta, nessun agente s'è presentato ad arrestarlo. Alla fine, il 4 marzo, un po' deluso. Salvatore si è presentato ai carabinieri della San Carlo. «Arrestatemi, ho fatto io le due rapine. Non sono un delinquente». In aula, assistito dall'avv. Ennio Galasso, non ha cambiato atteggiamento. «L'amore è la cosa più bella* ha esordito davanti al presidente Maccario. Le due rapine gli avevano fruttato meno di 300 mila lire. Col bottino aveva comprato whisky e cercato conforto in prostitute «perché sono buone persone che ti stanno a sentire*. Il pm Zanchetta ha proposto un anno e 10 mesi di carcere ma il tribunale è stato ancora più clemente concedendogli le attenuanti generiche, del risarcimento (il padre aveva subito ridato le 300 mila lire al tabaccai rapinati) e della Deve entità del danno.