Banditi irrompono con l'auto nella Posta

Banditi irrompono con l'auto nella Posta Banditi irrompono con l'auto nella Posta Avevano preso di mira l'ufficio postale, ma a dividerli dal denaro c'erano i vetri blindati. Allora hanno pensato di sfondare con un'auto la porta finestra di un locale comunicante e di fare irruzione tra gli impiegati, terrorizzandoli con le pistole spianate. Bottino dell'impresa: una quindicina di milioni. L'ora dell'assalto, le 10,30 circa di ieri. Nell'ufficio postale di via Galliano, che si affaccia su uno slargo, all'altezza del numero 12/c, con sei ampie vetrine, ci sono in quel momento nove impiegati, più il direttore e una decina di utenti.. Poca gente anche perché, contrariamente a quanto forse pensano i banditi che in quel momento si accingono all'azione, non si pagano le pensioni. All'improvviso un gran fragore fa sobbalzare tutti: nella stanza a fianco al salone centrale, usata come mensa e ripostiglio, una Ritmo di colore blu è entrata a marcia indietro, abbattendo la porta finestra. Solo una esile porta a vetri, a questo punto, separa i due giovani sul 20 anni (uno leggermente stempiato) che armi in pugno e a viso scoperto scendono dall'auto dimostrando chiaramente le loro intenzioni. Gli impiegati terrorizzati si gettano a terra, mentre i due, urlando minacce, razziano i cassetti e la cassaforte. «Una scena rapidis' sima — racconta il direttore Francesco Dons), di 63 anni — per fortuna, tranne uno spintone dato ad uno dei dipendenti, non hanno compiuto violenza sulle persone» Compiuta la rapina l due banditi sono fuggi ti in direzione di corso Tazzoli, su un'auto grigia che li attendeva sullo slargo.

Persone citate: Francesco Dons