Fusti tossici di Carbonara quattro finiscono in cella di Franco Marchiaro
Fusti tossici di Carbonara quattro finiscono in cella Tortona, latitanti due responsabili della discarica Fusti tossici di Carbonara quattro finiscono in cella NOSTRO SERVIZIO TORTONA — Tre nuovi arresti (il quarto ordine di cattura è stato notificato in carcere) mentre altre due persone sono attivamente ricercate) per la maxi-discarica trovata a Cadano di Carbonara Scnvia, in cui sono stati interrati migliaia di fusti pieni di rifiuti industriali «altamente tossici e nocivi». Questi gli sviluppi della vicenda giudiziaria. Si noti che la discarica è a 50 metri dal torrente Scrivia. I provvedimenti della magistratura sono scattati subito dopo i risultati delle prime analisi. Gli ordini di cattura sono stati firmati dal procuratore della Repubblica, Emilio Giribaldi che, il 28 marzo scorso, durante l'istruttoria aperta dopo la scoperta della discarica, aveva inviato sedici comunicazioni giudiziarie (tra i sedici indiziati erano anche i 6 per i quali è stato deciso l'arresto). In cella sono finiti 1 fratelli Floriano e Franco Giacobone, 25 e 31 anni, l'ex petroliere Giuseppe Fedele di 56 anni, coinvolto In una delle tante vicende sullo «scandalo dei petroli». Giuseppe Fedele è considerato il responsabile occulto della Ecollbarna, l'a¬ zienda di Serravano Scrivia specializzata nello smaltimento di rifiuti industriali la cui autorizzazione,,. scaduta nel dicembre '85, non è stata rinnovata dalla Regione Piemonte. A Giuseppe Giacobone, padre di Franco e Floriano, l'ordine di cattura è stato notificato in carcere, in quanto sta scontando un anno di reclusione per altre vicende. Latitanti sono invece il responsabile dell'Ecolibarna, il casalese Dario Asterò, 53 anni, e Adriano Giacobone di 26 anni. I due sono scomparsi da tempo dalla circolazione, si dice siano in Spagna. I reati contestati sono quelli previsti dagli articoli 440 (adulterazione di sostanze alimentari), 439 (avvelenamento di acque) e 635 (danneggiamenti) del Codice penale; tutti sono inoltre accusati di violazione del D.P.R. 915 del 1982 in materia di smaltimento di rifiuti. Nei confronti di Adriano Giacobone c'è già un ordine di cattura della procura della Repubblica di Voghera per un episodio di inquinamento in Oltrepò. Secondo l'accusa 1 Giacobone avrebbero curato il trasporto e l'interramento dei fusti, in parte provenienti dalla Ecollbarna che trovava forse meno costoso interrare i rifiuti anziché incenerirli. . All'Inizio di marzo, su una prima segnalazione fatta dai «verdi» tortonesi, si era iniziato a scavare in località Cadano di Carbonara Scrivia, dove sembrava fossero stati interrati fusti pieni di rifiuti industriali. Il lavoro delle ruspe riservava però una grossa sorpresa: i bidoni interrati erano migliala. Circa tremila sono già stati trovati, poi per evitare di peggiorare la situazione con una ricerca incontrollata, si era deciso di sospendere ogni cosa. Mentre iniziava l'inchiesta della magistratura, che ha poi portato alle comunicazioni giudiziarie e ieri ai sei or dini di cattura, altre discari, che, con altre migliala di fusti, venivano scoperte in tre località di Tortona: zona Scuara, Case Rosa e, infine, regione S. Guglielmo. Nel bidoni, secondo le prime analisi, vi sarebbe un cocktail di almeno 50 composti chimici, tutti altamente tossici e nocivi, provenienti da industrie chimiche di sintesi e ditte farmaceutiche. Franco Marchiaro
Persone citate: Adriano Giacobone, Carbonara, Case Rosa, Emilio Giribaldi, Franco Giacobone, Giacobone, Giuseppe Fedele, Giuseppe Giacobone
Luoghi citati: Cadano, Carbonara Scrivia, Piemonte, Spagna, Voghera
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