Nascono nel deserto del Nevada le nuove armi delle guerre stellari

le nuove anni'delle guerre stellari le nuove anni'delle guerre stellari Il test nucleare legato allo sviluppo di un sistema laser - Il problema dei controlli Dopo due rinvìi, gli Stati Uniti hanno effettuato il secondo esperimento nucleare del 1986, nome in codice Quercia possente, potenza stimata di poco inferiore al chiloton e mezzo. Il primo era stato compiuto, sempre nel poligono del deserto del Nevada, 11 22 marzo scorso, nome in codice Glencoe, potenza stimata poco meno di 5 chiloton. Fonti vicine ai programmi nucleari americani dissero allora che l'esperimento era da mettere in relazione allo sviluppo della testata del missile Intercontinentale mobile -Mi-dgetman», che gli Stati Uniti intendono costruire entro il 1095. Può darsi che anche il test di due giorni fa sia relativo allo stesso programma. Ma potrebbe anche riferirsi à qualcosa di completamente diverso e inserirsi, per esempio, nel quadro dell'iniziativa di difesa strategica reaganiana, specificatamente per lo sviluppo di un sistema laser a raggi X. Questo tipo di laser utilizza Infatti come sua sorgente di energia lo scoppio di un ordigno nucleare, posto all'interno di un cilindro costituito da fasci paralleli di finissime fibre metalliche dal diametro di circa 30 micron. L'esplosione dell'ordigno porterebbe il materiale a una temperatura che si trova, in natura, solo all'interno, delle stelle. La struttura degli atomi delle fibre ne verrebbe sconvolta e, nelle giuste condizioni, esse emetterebbero, disintegrandosi, impulsi laser a raggi X per un tempo inferiore a un milionesimo di secondo. L'onda d'urto di questi impulsi potrebbe essere utilizzata per la neutralizzazione, fuori dall'atmosfera, del missili balistici sovietici. L'estrema complessità del sistema, tra l'altro non privo di svantaggi sia tecnici che politici, richiederebbe una lunga serie di sperimentazioni e di verifiche. Il laser, a raggi X può quindi essere uno dei motivi della riluttanza' americana ad accogliere la proposta so¬ vietica per una estensione dell'attuale divieto degli esperimenti nucleari nell'atmosfera anche a quelli sotterranei. Gli Stati Uniti hanno affermato che sono necessari per assicurare la credibilità e l'efficacia del loro deterrente e che, comunque, uh divieto totale non sarebbesufficientemente verificabile e non darebbe quindi la sicurezza di accertare le eventuali violazioni. In effetti, il problema sembra piuttosto collegato al fatto che i test nucleari sono necessari per l'avanzamento della ricerca sui sistemi utilizzabili per una difesa strategica e per l'ammodernamento dell'arsenale nucleare americano. Se l'ammodernamento è 11 problema reale — e certo varrà anche per l'Unione Sovietica che sta sviluppando la sesta generazione del suoi missili intercontinentali — non potrebbe essere possibile un accordo per un divieto sostanzialmente totale, che preveda solo un numero limitatissimo di esperimenti, di potenza verificabile mediante controlli «in loco»? Si tratterebbe certo di una soluzione parziale, ma forse oggi più accettabile in termini di mantenimento di una indispensabile stabilità strategica. Maurizio Cremasco

Persone citate: Maurizio Cremasco

Luoghi citati: Nevada, Stati Uniti, Unione Sovietica