Piquet all'attacco pensando al futuro di Cristiano Chiavegato

Piquet all'attacco pensando al futuro AUTO La F. 1 torna in Spagna Piquet all'attacco pensando al futuro DAL NOSTRO INVIATO JEREZ — Dopo cinque anni la Formula 1 torna in Spagna. Nell'ultima corsa disputata nel drcutto di Jarama, durante il campionato 1681, l'indimenticabile Gilles Villeneuve compì una delle Imprese che lo resero famoso, vincendo la gara con una Ferrari che era palesemente meno competitiva della concorrenza. Oggi con una giornata di prove Ubere a disposizione che arricchisce ii?oms*feto>'\ iMBfamma, per",«flW"M possibilità ai piloti di provare la nuova pista (e speriamo che non ci siano sorprese sgradevoli), la Ferrari si ripresenta In un ruolo piti dimesso, ma non priva di qualche ambizione. Almeno di progresso. 1 recenti test di Fiorano con le F.l-86 hanno dato in apparenza risultati abbastanza positivi, tanto da far scaturire un cauto ottimismo nella squadra di Maranello, anche se nessuno al momento si azzarda a fare pronostici. Qualcuno parla di motori molto potenti (oltre 1000 Cv in qualificazioni), di performances eccedanoli, ma tutto è da verificare. L'uomo più adatto per analizzare la situazione è il vincitore della prima prova mondiale. Nelson Piquet. «Noi della WUllams — dice il brasiliano — dobbiamo assolutamente approfittare della superiorità dimostrata a Jacarepaguà. Bisogna attaccare, prendere punti che potrebbero essere molto preziosi in seguito, quando le altre squadre cresceranno, come è prevedibile. Prendiamo proprio la Ferrari: non è partita malissimo, anche se non ha raccolto nulla, basterà qualche piccolo miglioramento per diventare competitiva. Anche se credo che la nostra principale avversaria a Jerez sarà la McLaren». «Le particolari caratteristiche del circuito — conti nua Piquet — piuttosto lento, dove le medie sul giro dovrebbero aggirarsi intorno a 140 chilometri all'ora, all'inclrca come a Montecarlo, dovrebbero livellare le prestazioni di parecchie vetture. Per quanto riguarda 11 mio team dovremo vedere se la FW 11 che si è comportata molto bene sul veloce sarà allettando valida in questa occasione. Nello stesso'tempo i consumi di carburante tó^Wta^e.,cpnr^lWWlWo iWooillW«MwJte i motori». 11 magglormente Il due volte campione del mondo é convinto che non saranno solo questi l motivi d'interesse della gara'di domenica e delle prove ufficiali di domani e sabato; «Ci sarà la nuova Tyrrell 015 da tenere sott'occhlo, anche se una vettura completamente . inedita ha sempre qualche guaio di giovinezza da scoprire. Poi dovremo attenderci dei progressi dalla Brabham, dalle Benetton. Insomma siamo già in piena bagarre, anche se per il momento \ non sono preoccupato, visto che la Williams è in grande salute. Diciamo che sono curioso». Per tornare alla Ferrari, si mormora sul futuro di Stefan Johansson.. C'è chi sostiene che lo svedese corra il pericolo di essere defenestrato, come successe ad Arnoux l'anno passato, «per scarso rendimento». In realtà il simpatico pilota non ha brillato molto in Brasile. Bisogna vedere se aveva lo stesso materiale di Alboreto. In ogni caso solo la Ferrari ha i dati precisi per valutarne il rendimento. E soprattutto Johansson deve rispondere alle insinuazioni con i risultati. Non dimentichiamo però che alte porte di Maranello preme un certo Andrea De Cesaris, indicato come il possibile candidato a guidare a fine stagione la monoposto modenese che sarà inviata negli Usa per II campionato Irnfy. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Brasile, Maranello, Montecarlo, Spagna, Usa